A pensarci bene si potrebbe decidere di considerarla una sosta al box della vita: la morte (toccate ferro ovunque voi siate) come ultimo ‘pit stop’. La trovata è stata adottata da una impresa di pompe funebri catanese che ha dispiegato la propria forza pubblicitaria in tanti ‘6×3’ sparsi per la città. La foto circola in questi giorni sui profili social. La bara (ritoccate ferro, non si sa mai) è addirittura fotografata con le ruote da Formula Uno e come se fosse una fiammante monoposto (vai a sapere, poi, se in paradiso utilizzano l’Autovelox). Nell’automobilismo il ‘pit stop’ è un tutt’uno con la ripartenza: cambi le ruote, aggiungi la benzina e poi via, ricominciare. Così è un’altra cosa, ammettiamolo. Resta, però, l’esorcismo lessicale che può essere utilizzato come espediente: anziché gridare “Non voglio morire” si può sempre optare per una forma più elegante, tipo “In tutta sincerità, non me la sento ancora di fare un’ultima fermata ai box”.