Nell’ambito del programma dell’Istituto comprensivo Giovanni Paolo II di Piano Tavola – Belpasso, classi terze, quarte e quinte , in collaborazione con l’Archeoclub Italia sede di Belpasso, protocollo d’intesa per un progetto didattico alla scoperta e conoscenza dei luoghi storici, archeologici e culturali del territorio di Belpasso , la presidente Maria Rosa Vitaliti , in classe, con l’ausilio di un video, ha illustrato il sito storico Cisterna Regina e la sua storia. Dopo le proiezioni , la presidente dell’Archeoclub di Belpasso, assieme alle docenti Lucia Rapisarda, Scuderi Gabriella e Trischitta Rosy, e l’assessore alla P.I Graziella Manitta, grazie ai pulmini messi a disposizione dell’amministrazione comunale, ha accompagnato gli alunni a visitare il sito storico “Cisterna regina”.
Gli alunni non conoscevano né l’invaso “Cisterna Regina” né l’edicola omonima. Entusiasti, hanno fatto tante domande alla presidente, Maria Rosa Vitaliti evidenziando come l’edicola si trova a fil di muro lungo la regia trazzera nazionale siciliana, la parallela della strada provinciale Borrello –Nicolosi. Ai giovani è stato spiegato che sia l’altarino e la tutta zona limitrofa viene chiamata “Cisterna Regina”, in ricordo della regina Eleonora D’Angiò, figlia di Carlo d’ Angiò , moglie di Federico III D’Aragona re di Sicilia, che nel periodo estivo veniva a soggiornava in questi luoghi, in una casina in contrada Guardia, a pochi metri del vecchio paese Malpasso ( travolto dalla colata lavica marzo 1669) e vicino al monastero di S. Nicolò la Rena, sopra l’abitato di Nicolosi, allora casale di Malpasso. La presidente dell’Archeoclub di Belpasso spiega agli alunni come da vent’anni, in collaborazione con le Istituzioni competenti, si batte per il recupero conservativo del manufatto per scongiurare il ribaltamento dell’edicola in precarie condizioni statiche. Gli alunni sono stati subito incuriositi dalle icone dentro l’altarino e hanno chiesto spiegazioni. Maria Rosa Vitaliti soffermandosi sulle immagine ha spiegato che la figura di donna con bambino in braccio e la corona in testa, nella parete frontale, è la Madonna della Guardia, patrona dell’allora casale Guardia distrutto dalla colata lavica del marzo 1669, di cui quest’anno ricorrono i 350 anni dell’eruzione. L’immagine della parete di sinistra della nicchia è quella di un dipinto di San Domenico ( 1170-1221), fondatore dei frati predicatori detti anche Domenicani. Infine nella parete di destra vi è dipinta la regina Eleonora D’Angiò che morì proprio nel Monastero di San Nicolò La Rena, oggi parco dell’Etna, nel 1343. La presidente Archeoclub di Belpasso ha esortato gli alunni ad essere protagonisti dei beni culturali del proprio territorio, sottolineando che lo scopo dell’associazione culturale Archeoclub d’Italia è promuovere la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e ambientale del territorio: “Portate a casa vostra queste conoscenze – è stato l’invito – e invitate i genitori a vedere i luoghi che avete visto, siate piccoli ciceroni della cultura del vostro territorio”.