di Adele Sanfilippo
È Vincenzo Di Primo, è proprio lui, il talento ventunenne di origini siciliane che vedete ogni sabato pomeriggio su Canale 5. Il timido Vincenzo che nacque in terra sicula, ad Adrano, dove a soli 7 anni, trova nella palestra Eusoma, il nido d’amore che l’ha accolto umilmente, facendolo innamorare dell’arte della danza, tanto da dedicarle, poi, la vita.
È lo stesso che, cresciuto in una realtà familiare economicamente umile, riesce con sacrificio e dedizione a fare i suoi primi passi, nella danza e nella vita, i quali, si riveleranno i passi giusti che lo condurranno presto, verso la realizzazione dei suoi sogni.
A soli 14 anni raggiunge prima Vienna per studiare danza classica all’Accademia dell’Opera, grazie ad una borsa di studio, poi è la volta del Royal Ballet di Londra, la volta di Dublino. Prima di trovarsi davanti ad una delle telecamere più famose d’Italia, ha lavorato al Balletto Nazionale Greco di Atene.
La danza classica, primo amore della sua vita artistica, gli ha dato le basi tecniche per renderlo un ballerino eccellente, senza negargli però, la conoscenza di altri stili, come il latino, l’hip hop, la danza contemporanea, che l’hanno così reso, in termini tecnici, anche un ottimo ballerino “versatile”. Non per nulla nel 2016 vince il Gran Prix di Losanna,
uno dei più prestigiosi premi di danza classica e contemporanea.
Il ‘nostro’ Vincenzo, perché sì, ci piace sentirli nostri i talenti siculi, in giro per il mondo, dopo una gavetta di sacrifici, di impegno, di piccole e grandi soddisfazioni, corona uno dei suoi più grandi sogni arrivando ad Amici nel 2018, con l’approvazione di tutti i professori della scuola più famosa d’Italia.
Da sottolineare, la positiva opinione della severissima ed esigente maestra Alessandra Celentano, che sin da subito ha visto in lui, attraverso i suoi passi, un gran potenziale, un vero talento, considerandolo così, uno tra i suoi beniamini della scuola.
È tra i primi della classe a conquistare la maglia che lo porterà alla fase serale del programma e che lo renderà ancor di più, l’orgoglio di chi lo conosce e lo ricorda come l’umile ragazzo nato e cresciuto, in quell’isola che spesso i sogni, si pensa, li spezzi solo a metà.
Ma la verità, è che siamo noi stessi a spezzarli, a crearli, i nostri sogni. E Vincenzo, il nostro Vincenzo sì, ne è la prova. Di come un sogno che nasce in una terra che sembra sempre tarpare le ali di giovani sognatori, non vale meno di un sogno che nasce in una grande metropoli. L’umiltà, la forza di volontà, il senso critico, quello del dovere,
la determinazione: sono state queste le note principali sulle quali Vincenzo ha sempre danzato per raggiungere i suoi sogni. E con queste note, su questa musica, per Vincenzo, le sequenze di passi nella vita, e quelle di passi della danza, non possono che essere, da standing ovation.”