Mettere Rau in una casella, in un’altra inserire Salvo Tomasello. Quest’ultimo, da consigliere comunale, dovrebbe dimettersi per cedere il posto ad un ‘barbagalliano’ (tendenza Anthony Barbagallo, il deputato regionale del Pd). Il sindaco di Paternò, Nino Naso, in queste ore è alle prese con un complicato gioco ad incastro nel tentativo di far andare a buca tutte le partite all’interno dell’amministrazione e così rafforzare la maggioranza che lo sostiene, a detta di molti pericolosamente indebolita nelle ultime settimane.
Per il Partito democratico di Paternò, la questione politica più rilevante che emerge dall’imminente nomina ad assessore di Vito Rau, fondatore di ‘Paternò On’ ed esponente regionale di Fratelli d’Italia, è lo sbilanciamento a destra di tutta la giunta.
Rau e Calenduccia vengono ascritti al partito della Meloni e La Russa, il vice sindaco Mannino, anch’egli storico fondatore di ‘Paternò On’, sta per ‘indossare’ la felpa di Salvini. Un quadro mutato dentro il quale – si chiedono i ‘dem’ paternesi – non si capisce che ruolo politico possa avere il Partito Democratico.
Stasera anche di questo parleranno gli esponenti dell’area Barbagallo in un incontro con il sindaco Naso.
“Le scelte le fa il sindaco – ragiona Aldo Governa, paternese, dirigente provinciale del Pd – è chiaro, dalle voci che escono, che c’è uno sbilanciamento totale a destra. Aspettiamo, però, di vedere cosa succede. E’ chiaro che entrando Vito Rau, membro dell’esecutivo regionale di Fratelli d’Italia, cambia l’aspetto. E se, dentro la giunta, resta anche Calenduccia, anch’egli di Fratelli d’Italia, è un problema. A Naso porremo delle questioni politiche, senza fare ricatti. Alla città dobbiamo offrire un quadro migliorativo, non possiamo tornare indietro.
“Nel resto d’Italia – continua Governa – il Pd appoggia molte giunte civiche. Ma a questo punto, se domani succede quello che viene annunciato, quella di Naso non può più essere considerata giunta civica”.
Senza mai dare ufficialità alla cosa, a Paternò i rappresentanti delle due aree più politicamente rilevanti dentro il Partito democratico – Sammartino e Barbagallo – nelle settimane scorse hanno più volte affrontato l’ipotesi di una svolta a destra di Naso. Insieme hanno concordato di compattare il partito, tenuto conto che i ‘barbagalliani’ in consiglio comunale appoggiano Naso, mentre i ‘sammartiniani’ sono all’opposizione. Lo sbilanciamento annunciato dentro la giunta potrebbe essere l’occasione giusta per cementare questa ritrovata unità ma è indubbio che ciò imporrebbe una resa dei conti del Pd nei confronti dell’amministrazione.