Paternò, si è dimessa dal Cda dell’Ama Paola Tomasello: ‘Motivi personali’, ma ci sono altre ragioni

Si è dimessa dal Consiglio di amministrazione dell’Ama S.p.A. la consigliera Paola Tomasello. Le dimissioni risalgono a una settimana fa ma la notizia non è mai stata resa nota dalla società che gestisce il servizio idrico a Paternò né dall’amministrazione comunale che controlla la municipalizzata.
La scelta di lasciare sarebbe da ricondurre a motivi personali legati agli impegni di lavoro della rappresentante. Ufficialmente, quindi, nessuna decisione polemica con il sindaco Naso che l’aveva nominata oltre un anno e mezzo fa assieme ad Andrea Lo Faro (presidente) e Orazio Terranova (consigliere).
Il padre di Paola Tomasello, Franco, radiologo in pensione, è considerato vicino al sindaco di Paternò.
Al Corriere Etneo che lo ha contattato per avere conferma delle dimissioni della figlia, egli stesso ha escluso qualsiasi intento polemico nella scelta di abbandonare il Cda dell’Ama riconducendo la decisione della propria congiunta a motivi legati alla propria attività lavorativa.
Va detto, però, che Tomasello è vicino all’area politica riunita nel gruppo ‘Uniti per Paternò (vicina al deputato regionale Zitelli) cui appartiene anche l’ex assessore Franco Pennisi dimessosi nei mesi scorsi in aperta polemica con il sindaco.
All’indomani della bagarre scoppiata per la mancata approvazione dell’anticipazione di liquidità, proprio il gruppo ‘Uniti per Paternò’ ha usato espressioni inequivocabili nei confronti del sindaco: “Ci sentiamo in dovere di ribadire che il nostro primo cittadino non risulta essere di spessore e degno di rappresentare la città”.
Una ‘casella’ del Cda dell’Ama, con le dimissioni di Paola Tomasello, torna ora nella disponibilità del primo cittadino che dovrà provvedere quanto prima a nominare un nuovo consigliere della società.

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