I giochi sembrano quasi fatti, sebbene non sia ancora detta l’ultima parola, e sembra assai probabile che nelle liste di Forza Italia alle prossime elezioni europee non ci sarà alcun rappresentante catanese.
Depennato l’uscente Giovanni La Via che paga la fedeltà intermittente con l’Ncd di Alfano e con Forza Italia (ma solo quando il partitino dell’ex ministro si è liquefatto). Incerto fino all’ultimo il nome di Basilio Catanoso, per primo ieri a sbottare contro le cattive notizie che provenivano dal vertice del partito.
Dal Centrodestra etneo hanno tenuto il fiato sospeso fino all’ultimo in attesa dell’esito della riunione di vertice che il leader Berlusconi ha avuto con Miccichè, coordinatore regionale degli azzurri. Finita l’apnea e realizzato che l’esclusione dei catanesi è cosa quasi fatta, due rappresentanti che contano nel partito etneo – Catanoso e Pogliese – hanno preso carta e penna per dire che non digeriscono la bocciatura, che le dichiarazioni del coordinatore regionale Miccichè sono estemporanee e, soprattutto, che ci sarà – lo afferma Pogliese – “una candidatura unitaria espressione dell’area metropolitana etnea”.
“Parto dal fatto – sottoliena Catanioso – che non accampo alcuna rivendicazione di tipo personale rispetto alla candidatura… La logica che porta ai ragionamenti che sottintendono alle scelte sulle liste non può essere quella di pretendere il sacrificio del presidente Berlusconi al fine di evitare la conta delle reali “consistenze” elettorali all’interno del partito; e preoccupa il tentativo di retroguardia di difendere inutili rendite di posizione…comprensibili, forse, per un partito in ottimo stato di salute ma non certo per l’’attuale Forza Italia che necessiterebbe di ben altri impulsi e responsabilità”.
Catanoso paventa una bocciatura dei catanesi su vasta scala, da parte dei maggiorenti di Forza Italia: “Fino a stamane (ieri ndr.) si pensava addirittura di lasciare incredibilmente “scoperta” tutta la Sicilia orientale e Catania con la sua provincia (Catania, città nella quale Forza Italia esprime “soltanto” il Primo Cittadino, vari altri sindaci, una classe dirigente che ha garantito le percentuali più alte nell’Isola, lo zoccolo duro del mondo giovanile… ma al contempo “zero rappresentanti” al Senato e alla Camera per la scelta chiara e precisa di non inserire nessun catanese nelle cosiddette posizioni garantite e preferendo imporre la presenza di soggetti di altre province”.
In vista del turn-over dentro la giunta regionale, era stato Gianfranco Miccichè ad auspicare un riequilibrio geografico nella squadra di Musumeci, proprio perché c’erano molti catanesi. Poi il presidente Musumeci ha nominato lo stesso il catanese Scavone.
Al comunicato di Catanoso, ieri, ha fatto seguito quello del sindaco di Catania che spiega la correzione di tiro da parte del partito e, come dicevamo, e parla di presupposti concreti per una candidatura ‘marca Liotru’.
“Prendiamo atto – scrive Pogliese – del comunicato stampa di Forza Italia nazionale che riconduce nei giusti binari le estemporanee dichiarazioni del coordinatore regionale che non tenevano conto di alcuni consolidati principi nella formazione delle liste per le Europee. Tra queste la specificità del partito a Catania, la più importante città capoluogo italiana con un sindaco di Forza Italia e con la percentuale di consensi più alta (27%) raggiunta in Italia alle elezioni amministrative del 10 giugno 2018. Presupposti concreti e incontrovertibili che sfoceranno in una candidatura unitaria espressione dell’area metropolitana etnea”.