Nei giorni scorsi, personale del Commissariato Borgo Ognina ha indagato in stato di libertà una persona, già con segnalazioni giudiziarie, per ricettazione e truffa on line utilizzando verosimilmente diversi profili di un noto social network con la sua immagine ma con nomi diversi, nello specifico interagendo tramite marketplace.
Nello specifico, l’indagato ha acquistato da privato e tramite il citato marketplace un telefono costosissimo e, nella circostanza, ha consegnato alla vittima un assegno di provenienza illecita pari ad un importo di euro 350.
Al momento del versamento, la vittima si è accorta che l’assegno era insoluto e associato ad un conto chiuso da tempo e, pertanto, la Banca l’ha dichiarato inesigibile con la dicitura “firma illegibile o non conforme”.
Fatto di rilevo è che dopo la transazione e al fine di non essere più rintracciabile, il malfattore ha cancellato il proprio profilo ma, una volta rintracciato tramite web, lo stesso ha provato a convincere la vittima a non sporgere denuncia in cambio della restituzione del telefono.
Quindi, il malfattore ha restituito il telefono lasciandolo presso un’attività commerciale, ciò chiaramente al fine di non avere contatti con la parte offesa ma, quanto sopra, non è servito in quanto, ugualmente, il malfattore è stato indagato.