Con la firma all’assessorato regionale alle Infrastrutture, hanno ricevuto il via libera a Paternò i cosiddetti “Contratti di quartiere II”. Il progetto prevede un intervento economico di ben 7 milioni di euro per la costruzione di alloggi popolari, un centro polifunzionale e un parco urbano. Esprimono grande soddisfazione i rappresentanti dell’amministrazione, come il vice sindaco Mannino che ha firmato mercoledì scorso a Palermo gli atti della conferenza speciale di servizi.
“Ritengo – scrive Mannino sul suo profilo social – di aver siglato su delega del sindaco Naso, che mi ha dato l’onore e l’onere di seguire assieme a lui con grande successo la vicenda legata ai contratti di quartiere, un documento storico che consente alla nostra Città di recuperare un finanziamento di 7 milioni di Euro, relativi ai Contratti di Quartiere”.
“Giunge dopo 13 lunghissimi anni – prosegue Mannino – l’approvazione del progetto esecutivo del programma innovativo in ambito urbano “Contratti di quartiere II da parte del Genio Civile durante la conferenza dei servizi speciale che decreta l’avvio della realizzazione di opere di urbanizzazione, 26 alloggi popolari, centro polifunzionale, parco attrezzato e strade nella zona di Scala Vecchia”.
Il vice sindaco esulta da una parte e attacca dall’altra le amministrazione precedenti: “Abbiamo dovuto correre ai ripari all’inettitudine delle passate Amministrazioni che non hanno saputo addivenire ad una concreta soluzione”.
Un attacco frontale che ha provocato le reazioni degli oppositori dell’amministrazione Naso come l’ex sindaco Mauro Mangano.
“La giunta in carica – scrive Mangano – si rallegra di avere finalmente approvato il progetto esecutivo dei contratti di quartiere. Molto bene. Nel frattempo il vice sindaco sente il bisogno di aggiungere che questo è merito loro, che sono corsi al riparo dall’’inettitudine delle precedenti amministrazioni’. Avrebbe potuto dire, invece, che procede un iter avviato dalle precedenti amministrazioni. Se fosse stato sincero e onesto intellettualmente. Ma siccome hanno poco altro di cui vantarsi, devono in ogni modo prendersi i meriti esclusivi di un lavoro che invece è stato lungo e corale. (Salvo precisare che i finanziamenti non ottenuti non dipendono da loro. Che è vero. Ma vale anche per quelli ottenuti.)”
Per dare sostegno a ciò che afferma, Mangano elenca i passaggi che di anno in anno hanno scandito l’iter del finanziamento.
“Ora, – scrive Mangano – il pensiero che tra poco potranno iniziare i lavori degli alloggi popolari, del parco, del centro polifunzionale, è di nuovo una gioia grandissima. – E mi auguro che questa amministrazione faccia bene il proprio lavoro, perché possiamo gioirne, insieme, tutti.
Non capisco davvero perché si debba mentire, e a tutti i costi denigrare il lavoro degli altri. Fate di più e meglio, liberatevi da questa sindrome dell’”è merito mio”, ci guadagniamo tutti.