“Via libera alla stabilizzazione dei precari negli enti locali. Una sentenza del 29 gennaio del Tar di Palermo sembra dirimere finalmente la diatriba tra Corte dei Conti e Regione, affermando il principio per cui l’obbligo del concorso pubblico, con riserva di posti per esterni, non ricorre se ci sono evidenti ragioni di interesse pubblico. E ridurre il precariato lo è, decisamente”. A dirlo sono Sebastiano Cappuccio, appena eletto segretario generale della Cisl Sicilia, e Paolo Montera, segretario generale della Cisl Fp Sicilia, commentando una sentenza del Tribunale amministrativo (n.234/2019) chiamato a decidere in merito a un ricorso sul bando di concorso del Comune di Palermo riservato agli “ex articolisti” per 16 posti di funzionario tecnico architetto. Una sentenza che arriva a pochi giorni dalla diffusione di tre pareri della Corte dei Conti destinati ai Comuni di San Pier Niceto, Milazzo e Custonaci che mettevano in dubbio la legittimità delle stabilizzazioni dei precari se non supportate da altrettante assunzioni di esterni tramite concorso pubblico e con pari risorse. “Una eventualità che il Tar sembra mettere da parte, ribadendo – proseguono Cappuccio e Montera – che la professionalità di questi lavoratori, acquisita in anni di lavoro con contratti a tempo determinato, non può essere sprecata e i diritti che hanno maturato vanno assolutamente riconosciuti, così come previsto dalle leggi nazionali e regionali”.