A seguito di notizie di stampa apparse su alcune testate giornalistiche on line (il Corriere Etneo, con una nota inviata dall’ex consigliere Antonio Leanza ndr.), – il vice sindaco di Bronte, Gaetano Messina, a tutela dell’immagine dell’amministrazione e degli Uffici del Comune, oltre che per tranquillizzare i cittadini sulla correttezza e legittimità degli atti e delle procedure amministrative adottate dall’Ente, precisa quanto segue:
“Il sottoscritto – afferma Messina – arriva all’esperienza amministrativa in corso attraverso un’ampia condivisione degli organi dirigenti del circolo PD di Bronte e grazie al voto dei cittadini brontesi espresso su un’idea di paese ed un preciso programma politico, sottoposto nel 2015 al candidato sindaco Calanna.
Tale voto si è rilevato essere determinante, fra l’altro, all’elezione del sindaco.
Sono certo che lo stesso Sindaco, Graziano Calanna, non appena potrà, si difenderà nei modi che lo stesso reputerà opportuno.
Riguardo la “querelle” sulla liquidazione della mia parcella in qualità di professionista, è necessario precisare quanto segue:
– Premesso che il sottoscritto arriva all’esperienza politica, dopo oltre vent’anni di rispettabile e onorata attività lavorativa da libero professionista, per mero spirito di servizio alla collettività. Il Comune di Bronte e gli amministratori pro-tempore, a prescindere del loro colore politico, negli anni hanno reputato affidarmi incarichi di progettazione e direzione d’importanti opere pubbliche, quasi tutte eseguite e portate a compimento.
Gli incarichi che hanno determinato il credito del sottoscritto nei confronti del Comune di Bronte, sono derivati da lavori eseguiti dal 2002 al 2010, su incarichi ricevuti dai sindaci Leanza Salvatore e Firrarello Giuseppe, i quali dopo aver conferito gli incarichi, ricevute le prestazioni professionali, le opere o gli atti, che da esse ne sono derivati, stranamente, non hanno mai trovato il tempo di liquidare le relative competenze per come certificato dalle parcelle vidimate e accertate anche dall’Ordine degli ingegneri di Catania, oltre che dallo stesso ente da loro amministrato e ciò, nonostante le reiterate richieste del sottoscritto che con cadenza biennale erano eseguite per impedirne la prescrizione. Lo dimostra il fatto che i cosiddetti solleciti avevano una cadenza legata alla prescrizione e nulla a che riferire all’ingresso in Giunta, che ricordo è avvenuto alla fine del 2017.
Il sottoscritto, inoltre, non ha mai minacciato l’adesione ad una proposta di mozione di sfiducia al sindaco Calanna. Anzi grazie alla rigorosa, rispettosa e corretta azione politica, voluta democraticamente dai cittadini brontesi, la posizione del sottoscritto e del gruppo consiliare del PD, si è arrivati a una soluzione di alto profilo politico, respingendo appunto la mozione di sfiducia organizzata dal gruppo che fa capo all’ex senatore Firrarello, che avrebbe fatto tornare indietro di anni il nostro Comune.
Il circolo PD di Bronte in questi ultimi 4 anni si è contraddistinto per serietà, per le valide proposte politiche, rilevatesi non solo utili e necessarie al bene comune, ma indispensabili a far emergere dallo stagno la citta di Bronte che oggi ha una speranza di vero cambiamento.
Anche con riferimento alla transazione Bonaventura, corre l’obbligo, fare qualche precisazione. Ancora una volta bisogna partire da lontano, non certo per colpa di quest’Amministrazione, si è dovuto procedere alla transazione. Infatti, in relazione ad un contenzioso dello stesso Bonaventura con il Comune di Bronte da farsi risalire ai primi anni 1990, lo stesso vantava un credito per l’esecuzione di lavori svolti per conto del Comune di Bronte, per i quali inizialmente, amministrazione Zappia, non fu riconosciuta nessuna somma.
Negli anni 2000, amministrazione Leanza, al Bonaventura fu liquidata una somma di circa 70 milioni di lire, somma che doveva essere restituita a seguito di un ricorso vinto dal Comune, durante l’amministrazione Firrarello (2005-2015), cosa che non solo non è accaduta ma a seguito di un ricorso in appello, ancora pendente, non sarebbe certa la possibilità di averla in tempi brevi. Accolta l’intenzione dell’ultranovantenne cittadino, Bonaventura, di volere transare nei primi mesi del 2018, il Comune di Bronte, acquisiti i necessari pareri tecnici e legali nel corpo della deliberazione, ha valutato di chiudere l’ultra trentennale vicenda con il recupero certo ed immediato del 50% dell’importo e delle spese legali.
Questa amministrazione anche in una situazione politica molto difficile, derivata da fattori esterni, sta profondendo ogni sforzo impegnando tutte le proprie risorse intellettuali e di competenza per la nostra amata Bronte e per la collettività, non certo per mantenere in piedi antichi feudi.
Si precisa infine che, sulle argomentazioni sopra espresse, a tutti i consiglieri comunali che hanno fatto richiesta il segretario generale, Giuseppe Bartorilla, ha risposto per iscritto spiegando l’assoluta inesistenza delle incompatibilità richiamate dall’art. 78 del TUEL”.
La replica dell’ex consigliere Antonio Leanza:
Gentile direttore,
le dichiarazioni dell’Ing. Messina contengono delle palesi inesattezze, tutte facilmente verificabili. Prima di tutto mio padre Turi Leanza, non è stato sindaco nel 2000, bensì dal 2002 al 2004. La transazione del comune di Bronte con il vice Sindaco Messina riguarda incarichi all’ing. Messina del 1999 e 2010 e non del 2002, diversamente da quanto da lui asserito. Il Comune di Bronte ha dato esecuzione al decreto ingiuntivo del sig. Bonaventura nel 1996 e non nel 2000. Le sollecitazioni al pagamento delle parcelle al comune di Bronte che l’ing. Messina effettuava ‘ogni due mesi”, come da lui confermato , non sono legate all’istituto della prescrizione del credito in quanto questa ha durata di 5 anni. Per il resto le sue stesse parole sono confermative del suo stato di incompatibilità pregresso e dell’attuale conflitto di interesse attuale.
In serata, il vice sindaco di Bronte Gaetano Messina ci ha fatto pervenire questa controreplica:
Gentile direttore,
la replica dell’ex consigliere Leanza contiene, spero non artatamente, palesi imprecisazioni, che è doveroso far notare:
– il sottoscritto non ha mai parlato di anno 2000 della sindacura Leanza Salvatore ma di “anni 2000” che come è noto si tratta di un modo di dire per indicare gli anni a seguire; tuttavia nella sostanza poco importa: la giunta Leanza mi ha conferito l’incarico con delibera di G.M. N° 192 del 10/10/2002;
– Le mie sollecitazioni al pagamento delle parcelle al comune di Bronte sono state fatte con cadenza BIENNALE, che significa ogni due anni e non ‘”ogni due mesi”, come asserisce il Leanza.
– riguardo al presunto conflitto di interesse ribadisco che nessuna norma è stata violata come peraltro attestato dal segretario comunale di Bronte allo stesso Leanza con risposta scritta.