Il finanziamento di 7 milioni perso dall’amministrazione comunale è ancora centro del dibattito politico paternese. Il consigliere d’opposizione Distefano in una nota chiede al sindaco Naso di riferire in consiglio comunale sulla vicenda. L’esponente politico denuncia il silenzio dell’amministrazione nei confronti della città e dei consiglieri comunali. Ieri, il vice sindaco Mannino ha indicato nell’impossibilità di reperire immediatamente 1 milione e 750 mila euro, quale quota del Comune, la ragione per la quale l’assessorato regionale alle Infrastrutture ha revocato in maniera definitiva il finanziamento.
Ecco il testo del comunicato del consigliere Anthony Distefano.
Apprendiamo dai social che abbiamo perso un finanziamento di 7 milioni di euro per realizzare alloggi popolari per le famiglie bisognose, piazze e parchi urbani, nella periferia sud di Paternò. Il progetto approvato nel 2010 è stato finanziato nel 2018 per scorrimento dei fondi – come avviene in molti casi – e nel bando era prevista la possibilità di co-finanziarlo con fondi privati a carico delle imprese.
A leggere la Delibera del Dirigente Regionale – dott. Fulvio Bellomo – sembra, ancora una volta, che il Comune per tutto il 2018 non abbia dato seguito alle richieste di integrazione da parte dei Dipartimento delle Infrastrutture della Regione Sicilia. A leggere sui social, l’Assessore Ezio Mannino, a cui gli fa eco il Sindaco, si deduce che sono stati fatti vari tentativi per recuperare il finanziamento, ma la Regione è stata irremovibile e insensibile alle ragioni dell’Amministrazione.
A noi interessa sapere perché la città e i Consiglieri Comunali non sono stati informati di tali fatti – in tempo e con motivazione – e non si sia provveduto ad attivare altre forme di co-finanziamento, magari coinvolgendo con un bando pubblico le imprese interessate a realizzare i lavori, come prevedeva il bando del 2008.
A noi interessa sapere quante risorse finanziarie sono state ottenute – realmente – da questa amministrazione per programmazione propria e quante per programmazioni precedenti, visto che si dichiara che da “quando si è insediata a giugno 2017, ha intercettato più di 20 milioni di euro di finanziamenti, per scuole, locali comunali, chiese, rete idrica…”
A noi interessa sapere se l’attuale area – oggetto dell’intervento – è ancora disponibile o se nel frattempo ha subito modifiche (assegnazione ad altri soggetti o modifiche urbanistiche) che ne avrebbero compromesso l’attuabilità.
Desideriamo che l’assessore o il sindaco, possano riferire in Consiglio Comunale, magari mettendo a disposizione la documentazione ufficiale, che attesta le relazioni tra regione e comune, per evitare equivoci. Siamo sicuri che non ci saranno difficoltà in tal senso. Se risultasse veritiera la versione fornita dagli esponenti di giunta saremo vicini all’Amministrazione per sostenere – alla regione – le azioni politiche e amministrative, per non perdere questo finanziamento; che mira alla riqualificazione urbana, per realizzare alloggi a canone sostenibile, per quelle famiglie prive di un’abitazione dignitosa.