Sedici lavoratori della cooperativa che dal 2015 garantiva il servizio di doposcuola nel centro di aggregazione per minori di Adrano si sono visti recapitare una lettera dal proprio datore di lavoro nella quale si spiega che “a causa della chiusura del Centro di Adrano…si è reso obbligatorio il suo trasferimento presso il Comune di…” e via un elenco di città fuori dalla provincia di Catania (da S. Croce Camerina a Patti). I lavoratori – a tempo indeterminato – considerano la comunicazione come una sorta di licenziamento camuffato che non tiene conto di una serie di obblighi nei loro confronti. Per questa ragione si sono rivolti all’Ispettorato del lavoro, sottoscrivendo nel contempo le proprie dimissioni per giusta causa.
La Cooperativa sociale Matusalemme di Bagheria, che ha comunicato il trasferimento, operava ad Adrano per il tramite della Cooperativa Sociale L’Airone.
Ai lavoratori devono essere corrisposti tre mensilità arretrate (da novembre a dicembre) e il Tfr. La distanza chilometrica che separa l’ormai ex posto di lavoro con le nuove destinazioni supera quella prevista dalla legge.
Stamattina una folta delegazione di lavoratori è stata ricevuta dal sindaco di Adrano, Angelo D’Agate. “Il sindaco – commentano alcuni di loro subito dopo l’incontro – ci ha detto che l’amministrazione non può aiutarci. La mancanza di fondi impedisce qualsiasi tipo di intervento. Se ne riparlerà quando e se il Comune di Adrano indirà una nuova gara per un servizio del genere”.