Catania, Cassazione rigetta ricorso della Procura su avvocato accusato di autoriciclaggio

La seconda sezione penale della Cassazione ha rigettato il ricorso della Procura di Catania avverso le ordinanze con cui il Tribunale del riesame aveva rimesso in libertà l’avvocato Fabio Cavallaro, difeso dai legali Dario Pastore e Stefano Rametta, e ordinato la restituzione di 750mila di euro che erano state sequestrate e annullando le ordinanze emesse dal Gip. L’avvocato è indagato, nell’ambito di indagini della guardia di finanza, per truffa aggravata e autoriciclaggio su ordinanza e con questa accusa era stato posto agli arresti domiciliari l’8 giugno 2018. Secondo l’accusa avrebbe ottenuto il riconoscimento di un indennizzo per decine di suoi assistiti con sentenze del Tribunale del lavoro in cause per irregolare licenziamento da una partecipata a un Ente pubblico, ma ne avrebbe consegnato ai clienti una parte e in alcuni casi l’avrebbe trattenuto tutto per se.
“Esprimiamo viva soddisfazione per la decisione della Suprema Corte – afferma l’avvocato Dario Pastore – che ha riconosciuto la correttezza delle argomentazioni adottate dal Tribunale del riesame che aveva scarcerato l’avvocato Cavallaro e restituito per intero il patrimonio sequestrato. Affronteremo con serenità il processo in cui l’avvocato dimostrerà l’assoluta correttezza del proprio operato professionale”.

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