I lavoratori catanesi della LTM-Gruppo Di Martino stanno organizzando per sabato 10 gennaio una mobilitazione generale – davanti al Famila di via Messina a Catania – alla quale dovrebbero partecipare anche i dipendenti del Gruppo Abate, la società per azioni di Belpasso che per far fronte ad una crisi finanziaria sta dismettendo la rete dei punti vendita.
Gli addetti LTM sono una quarantina e, al momento, sono quelli che rischiano di più:
da oggi sono ufficialmente licenziati, come recita la lettera ricevuta da ciascuno di loro da parte dei rappresentanti legali della società che si è occupata finora di una delle piattaforme logistiche del Gruppo Abate.
Oggi e domani si terranno incontri e assemblee di sensibilizzazione con i dipendenti dei supermercati per sollecitare una adesione massiccia alla protesta di sabato. Sarà lanciato una sorta di appello a difendere il posto di lavoro di tutti.
La vendita-spezzatino avviata in queste settimane dal gruppo Abate con la cessione di 20 supermercati al gruppo Ergon di Ragusa, 12 alla F.lli Arena srl, con l’assorbimento di oltre 500 lavoratori, sta creando malumori tra quanti rischiano di restare esclusi da questo “Risiko” commerciale. I più fortunati sono i lavoratori “dentro” i supermercati per i quali si tratta, con ogni probabilità, di cambiare casacca e insegna mantenendo il posto di lavoro.
I lavoratori LTM, dal punto di vista contrattuale non direttamente legati al Gruppo Abate, sperano in una apertura di disponibilità da parte dei nuovi arrivati.
La prossima settimana, proprio su quest’argomento, dovrebbe tenersi un incontro tra sindacato e Gruppo Arena per sondare la disponibilità di quest’ultimi ad assorbire in parte o in toto i lavoratori della logistica LTM.
Ancora nessuna notizia ufficiale sull’interesse del colosso della grande distribuzione MD all’acquisto di altri punti vendita dalla società fondata dal Commendatore Abate.
In Prefettura, lo ricordiamo, resta aperto un tavolo sulla vertenza occupazionale