A firmare la petizione contro la chiusura festiva al traffico, nel centro storico di Adrano, sono i commercianti che di domenica non aprono mai.
Il sindaco di Adrano, Angelo D’Agate, che ha promosso nei mesi scorsi la “sperimentazione” dell’isola pedonale, si è visto recapitare una lettera firmata da quasi tutti i commercianti di corso Garibaldi.
Un coro unanime che lamenta cali delle vendite legate – appunto – alla chiusura al traffico automobilistico. Rimostranze che assomigliano a mille altre simili in altre città che hanno adottato negli anni la chiusura del centro storico cittadino.
A leggere bene, però, i nomi salta all’occhio un particolare di non poco conto: i firmatari dell’appello-richiesta sono i titolari di quasi tutti i negozi che nei giorni festivi non aprono mai. Cosa li abbia spinti a sottoscrivere un appello non si sa con esattezza. Possiamo solo immaginare che le firme facciano parte di un gesto di solidarietà nei confronti di quei pochi che hanno subito un brusco calo delle vendite per colpa del centro storico chiuso. Ci riferiamo ai bar e ai tabaccai.
Il “deserto” attorno al centro storico chiuso, certo, non ha favorito l’incremento delle vendite. Senza la promozione di eventi e piccole iniziative per valorizzare il centro storico, non si capisce perché gli adraniti debbano scendere in una piazza che è un mortorio e fare due passi in una via Roma desolata.
E’ singolare, però, che il grido di dolore parta dai negozianti non interessati. Quelli che di domenica o nelle feste comandate, ci sia fuori il sole oppure nevichi, il proprio negozio lo tengono chiuso e quindi della questione centro storico chiuso al traffico non vengono nemmeno sfiorati. Valli a capire gli adraniti.