Sisma, 5.500 richieste di sopralluogo per immobili danneggiati: oltre mille gli sfollati

Sono 5.453 le richieste di sopralluogo per i danni subiti agli immobili durante il sisma di Santo Stefano sull’Etna. E’ quanto emerge dai dati della Protezione civile della Regione siciliana. In campo adesso sono 75 le squadre che hanno già eseguiti 1.902 interventi. Sono risultati agibili 908 immobili, parzialmente inagibili 489 e inagibili 505. Controlli sono stati eseguiti anche su 52 scuole, rispetto alle 90 da ispezionare. Sono 36 gli edifici agibili, 13 quelli parzialmente inagibili (uno ciascuno a Santa Venerina, Viagrande e Aci Catena; due ad Acireale e quattro ciascuno a Zafferana Etnea e Aci Sant’Antonio) e tre quelle inagibili (una a Zafferana Etnea e due ad Acireale). Resta invariato il numero degli sfollati che sono 1.096: 794 sono ospiti in alberghi convenzionati con la Regione siciliana, 300 in modo autonomo e due in strutture convenzionate.

OTTO TECNICI IN ARRIVO DALL’EMILIA ROMAGNA

Intanto, otto tecnici della Protezione civile regionale dell’Emilia Romagna stanno per partire per la Sicilia (i primi lo faranno domani, venerdì 4 gennaio) per contribuire ai controlli sull’agibilità degli edifici e sui danni causati dalle scosse del terremoto, legate all’attività del vulcano, che il 26 dicembre scorso ha colpito alcuni paesi ai piedi dell’Etna in provincia di Catania. La missione, avviata su richiesta del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, è coordinata dall’Agenzia regionale dell’Emilia-Romagna per la sicurezza territoriale e la protezione civile. I tecnici in partenza sono architetti e ingegneri dipendenti della pubblica amministrazione, abilitati al sopralluogo per verificare i danni e l’agibilità degli edifici e appositamente formati per la redazione delle schede AeDES (Agibilità e danno nell’emergenza sismica) che consentono un primo rilevamento e giudizio di agibilità in fase di emergenza post-sismica.

”Diamo un aiuto concreto – afferma l’assessore regionale alla Difesa del suolo e protezione civile, Paola Gazzolo – con l’obiettivo di soddisfare le richieste avanzate dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. Sin dalle prime ore del sisma abbiamo offerto tutta la nostra disponibilità e anche il volontariato dell’Emilia-Romagna è pronto a intervenire con squadre e mezzi. Intanto, rispondiamo a questa prima richiesta”. Gli esperti rimarranno in Sicilia a turno, a seconda degli ulteriori fabbisogni e delle necessità che si presenteranno. Il primo gruppo di tecnici partirà domani, venerdì 4 gennaio. Successive partenze sono previste per il 7 e l’8 gennaio. Dopo l’accreditamento presso il centro di Protezione civile a San Giovanni La Punta (Ct), lavoreranno sul territorio in base alle segnalazioni pervenute dai Comuni del catanese. Insieme agli emiliano-romagnoli, sarà impegnato per i sopralluoghi di agibilità sugli edifici interessati dal sisma anche personale delle Regioni Calabria, Lazio, Lombardia e Campania.

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