GDO, flebili speranze per i 40 lavoratori LTM-Gruppo Di Martino: oggi incontro con i vertici del Gruppo Abate

Flebili speranze e nessuna buona notizia per i 40 dipendenti della LTM-Gruppo Di Martino, logistica ex Gruppo Abate, della zona industriale di Catania che oggi pomeriggio hanno incontrato i vertici della società “Gruppo Abate spa” dopo avere ricevuto la lettera di licenziamento con decorrenza 10 gennaio. Per protesta, da alcuni giorni i lavoratori hanno bloccato l’attività del deposito.
All’incontro erano presenti per l’azienda i fratelli Salvatore e Marcello Abate, l’avv. Scacciante e il manager Gattafoni, dall’altra parte del tavolo i rappresentanti sindacali della Filcams e Uiltucs.
Lo scorporo dei 40 lavoratori assorbiti con la formula dell’affitto di ramo d’azienda da parte della LTM-Gruppo Di Martino, rischia di rivelarsi una fatale esclusione dall’elenco dei dipendenti assorbiti dai nuovi acquirenti dei punti vendita ceduti dal Gruppo Abate.
“Ci hanno detto che siamo fuori gioco – spiega al Corriere Etneo Riccardo Messina, della Rsa Filcams – l’unica speranza che ci è stata offerta è che, una volta esaurita la procedura, sarà data priorità ai nostri nominativi quando e se i nuovi acquirenti avranno l’interesse a individuare i profili congeniali alle loro esigenze”.
Una soluzione pilatesca che non strappa nemmeno un sorriso ai 40 lavoratori quella di sperare in una sorta di ripescaggio “last minute” da parte dei “nuovi” che stanno per arrivare: MD e Gruppo Arena-Decò.
“Ci è stato chiesto di rimuovere il blocco del deposito – continua Messina – perché ha creato dei disagi e potrebbe creare problemi per la trattativa in corso. Valuteremo tutti insieme. MD e Gruppo Arena, se vorranno, possono aprire uno spiraglio per i dipendenti. E’ l’unica speranza che rimane”.
Secondo molti lavoratori, se non fosse stato per il blocco del deposito, deciso come forma dura di protesta, l’incontro con i vertici del Gruppo Abate non si sarebbe tenuto nemmeno.
Chiusa la porta del Gruppo Abate, si tratta ora di capire come e se può aprirsi una trattativa “salva posto” con i nuovi proprietari – MD e Gruppo Arena – i cui nomi passano di bocca in bocca senza finora essere mai stati ufficializzati, a differenza del Gruppo Ergon di Ragusa per il quale le parti in causa hanno messo nero su bianco le proprie posizioni.
Martedì 8 gennaio nella Prefettura di Catania si terrà un incontro sulla vertenza LTM. I sindacati sono impegnati nell’arduo compito di salvare il salvabile. E’ probabile che venga sondata, in maniera informale, la disponibilità o meno dei futuri nuovi acquirenti a rilevare – in parte o in toto – la forza lavoro della LTM.
Va chiarito, senza farsi illusioni, che le nuove società subentranti operano già nel nostro territorio e, proprio per questo, sono dotate di proprie strutture logistiche. L’aumento del volume d’affari che scaturirà dall’assorbimento di decine di punti vendita del Gruppo Abate può essere risolto facendo ricorso a contratti più leggeri con addetti assunti a tempo determinato.

Riguardo l'autore Nicola Savoca

Giornalista professionista dal 1992, ‘annus horribilis’ per l’Italia e la Sicilia soprattutto. Dirige il Corriere Etneo dal 2017 ma non ha mai usato la bacchetta. Le sue grandi passioni sono lo scrittore John Fante e il regista Giuseppe Tornatore. Radio e televisione sono il suo terreno preferito. La vecchia Telecolor gli è rimasta nel cuore. Catanese di Adrano, ha un debole per la sua città. Su un’isola deserta porterebbe tutti i dischi di Lucio Battisti (la preferita è Anche per te).

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.