Il “fare per fare” non ha mai premiato nessuno, anzi ha sempre rappresentato uno spreco di tempo di denaro. Così è stato per la rappresentazione del presepe vivente di Adrano, andato in scena ieri ai piedi del maestoso “Castello Normanno”. Arte dell’improvvisazione e null’altro.
La tradizione della nascita in povertà del bambino Gesù è stata superata dagli organizzatori: le capanne allestite e la natività hanno lasciato perplessi più di un visitatore. Per tacere degli abiti dei figuranti – molto alla buona – improvvisati.
Se da un lato si voleva rappresentare il simbolo della natività dall’altro lato è giusto dire che si poteva fare meglio.