E’ morto Enzo Boschi, sismologo e geofisico, tra i massimi esperti europei di terremoti. A darne notizia, esprimendo cordoglio per la scomparsa del professore, è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in un testo pubblicato sul proprio sito internet. Presidente dell’Ing e poi dell’Ingv dal 1982 al 2011, Boschi, si legge nel messaggio, “ha contribuito in modo fondamentale allo sviluppo dell’Istituto”.
Boschi aveva 76 anni. Nato ad Arezzo il 27 febbraio del 1942, si era laureato in Fisica all’Università di Bologna per poi proseguire gli studi a Parigi, Cambridge e negli Stati Uniti. E’ stato professore universitario e socio dell’Accademia nazionale dei Lincei. Dopo il terremoto dell’Aquila del 6 aprile del 2009, è stato coinvolto nel processo alla Commissione Grandi Rischi, accusata di aver compiuto, prima del sisma che provocò la morte di 309 persone, un’analisi superficiale e di aver fornito false rassicurazioni agli aquilani. La Cassazione nel 2015 ha assolto i sei scienziati membri della commissione, tra cui Boschi, confermando la sentenza d’Appello. In primo grado la commissione Grandi Rischi era stata invece condannata a sei anni di reclusione con l’accusa di omicidio colposo e lesioni.
“Lo scienziato – scrive il Consiglio Nazionale dei Geologi – è stato un esempio di professionalità, dedizione ed è stato uno dei massimi esperti di terremoti e geotermia nel nostro Paese. L’Italia perde uno dei luminari più apprezzati a livello nazionale e internazionale”.