“Una piccola comunità, orgogliosa della sua storia e rispettosa del suo ambiente, sta per essere distrutta”.
Si conclude così la lettera che il Meetup Centuripe 5 Stelle ha scritto al ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Al rappresentante del governo nazionale gli attivisti del movimento chiedono di intervenire e bloccare la realizzazione della megadiscarica di contrada Muglia.
Contro l’impianto, domani, i cittadini del territorio domani torneranno di nuovo a scendere in piazza per una nuova mobilitazione voluta dal Comitato NO Discarica. Ecco il testo della lettera:
Gentilissimo Signor Ministro Sergio Costa,
siamo gli attivisti del Meetup 5 stelle di Centuripe, cittadina in provincia di Enna, famosa per la sua conformazione topografica a stella marina e per la sua archeologia.
Sul territorio di Centuripe, uno dei pochi ancora incontaminati della Sicilia, la società Oikos, già celebre per la sua discutibile gestione della piattaforma ecologica di Motta Sant’Anastasia “Valanghe d’inverno”, ha presentato al Comune di Centuripe il progetto per la realizzazione di una nuova piattaforma che dovrebbe sorgere in contrada Muglia, a pochi chilometri dal centro abitato e a soli 4 Km da Catenanuova.
La nuova Piattaforma avrà dimensioni mostruose. La società ha già acquistato 300 ettari di terreno ad uso agricolo ed ha anche chiesto la variante del piano regolatore. Di solito questi tipi di impianti vengono localizzati in territori improduttivi o in aree industriali, quella di Muglia invece è una terra ancora viva e fertile, dove sorgono numerose aziende agricole che hanno il riconoscimento IGP su grani ed arance. La nuova piattaforma che tratterà i rifiuti attraverso un processo meccanico-biologico accoglierà ogni giorno 1000 tonnellate di rur (rifiuti urbani residui) proveniente da tutta la Sicilia orientale e sarà fornita di una vasca per lo smaltimento dei residui inerti grande 2 milioni e 800 metri cubi. La piattaforma inoltre gestirà e smaltirà all’aperto circa 90.000 tonnellate di percolato l’anno.
Per contrapporsi a questo progetto abbiamo aderito attivamente a un Comitato Centuripe #Restiamopuliti che aggrega associazioni, movimenti e singoli cittadini. Il comitato ha cercato di sensibilizzare l’opinione pubblica, ha organizzato manifestazioni, campagne mediatiche, raccolte firme, campagne di informazione. Abbiamo, inoltre, insieme all’associazione SiciliAntica, inviato alla Soprintendenza BB.CC.AA di Enna la richiesta di vincolo per tutta l’area. Attraverso l’impegno del Senatore Fabrizio Trentacoste è stata presentata, infine, una interrogazione ministeriale.
Tutta la Vallata di Muglia è uno dei pochi ambienti rimasti integri e incontaminati della Sicilia. Il fenomeno dello spopolamento delle campagne avvenuto nel dopoguerra ha di fatto congelato il paesaggio così come si è evoluto nel corso dei secoli fino agli anni Cinquanta del Novecento. Oltre a piccole abitazioni in tutta l’area sussistono insediamenti più complessi come le Masserie, Le abitazioni inoltre sono circondate da importanti coltivazioni di cereali, alberi da frutto e ulivi, ancora oggi attive e floride. Il territorio confina inoltre con una zona di colline calanchitiche, famose in tutto il mondo e già fortunatamente vincolata. Nel territorio di Muglia sorgono anche gli imponenti resti di una miniera di zolfo. Dell’impianto sono ancora ben visibili, oltre la grande fornace, i ruderi dei calcheroni e dei forni, un grande centro direzionale con i resti di abitazioni, uffici e una cappella. A fondo valle svetta infine il Monte Pietraperciata che prende il nome da una roccia arenaria traforata, oltre che da strutture alveolari generate da fenomeni di corrasione eolica, anche da cavità naturali e da poche altre tre escavazioni artificiali a pianta irregolarmente ellittica, in cui sembra di riconoscere antiche tombe a grotticelle. Nella vicinissima contrada Cuba il taglio di una vecchia strada ha messo in luce, inoltre, due tombe a tumulo in muratura, di età imperiale, di un tipo finora non documentato a Centuripe.
Tutte queste peculiarità conferisco ad un’area relativamente piccola una ricchezza antropologica, culturale, ambientale, rarissima in Sicilia. Il mega impianto industriale distruggerà tutto questo, oltre alla profonda e insanabile ferita alla bellezza del territorio esso sarà pericolo anche per le comunità che ci vivono e per le attività agricole e zootecniche presenti.
Ci rivolgiamo quindi a Lei non solo per invitarLa a visitare questi luoghi ma anche per un aiuto. Una piccola comunità, orgogliosa della sua storia e rispettosa del suo ambiente, sta per essere distrutta.
La preghiamo vivamente di fare ciò che Le è possibile perché le Istituzioni siano al corrente di quello che sta accadendo in questo angolo di Sicilia e che intervengano per fermare questa tragedia.
La ringraziamo vivamente per ciò che potrà fare.