Adrano, il ‘sonno di Natale’ del sindaco: qualcuno lo svegli

babbo natale

Qualcuno svegli il Sindaco, è Natale! Quando gli amministratori di una città si ostinano, convinti che sia una scelta che denoti concentrazione e impegno serio e senza fronzoli sui problemi della comunità, a tenere un “ basso profilo”, senza dare ai propri cittadini informazioni circa le attività amministrative e i processi decisionali che, una volta conclusi, influenzeranno aspetti importanti della vita degli stessi concittadini, vuol dire solo che non si ha alcun rispetto verso i propri elettori e che li si considera sudditi privi di senso e dignità civica.

In un tempo segnato dalla pervasività dei social e dalla ossessione della comunicazione veloce e della democrazia partecipata, il silenzio testardo di chi amministra può apparire, e forse è, la costruzione di un muro tra eletti ed elettori dietro il quale, in realtà, si nasconde il nulla amministrativo e politico.
La vicenda degli addobbi natalizi mancanti, per esempio, è incomprensibile.
Nascondersi dietro la mancanza di denaro e dietro la condizione di predissesto delle casse comunali, appare una insopportabile sciatteria, il sintomo di una inconfessabile indolenza.

Il Comune di Catania ha una situazione di bilancio ancora, se possibile, più grave declinata in un conclamato stato di dissesto.

Eppure, la Giunta comunale etnea ha attivato, con la delibera n. 161 del 20 novembre scorso, la procedura di selezione di sponsor disponibili a finanziare e/o realizzare le luminarie natalizie e gli spettacoli di Capodanno 2019, senza alcun impegno finanziario da parte del Comune.
Quindi, il Comune, pur in assenza di risorse, può e deve attivare iniziative promotrici, coordinatrici e di controllo per garantire a una città in sofferenza, la realizzazione di condizioni e di atmosfere festive, non finalizzate alla concessione paternalistica e assistenziale di momenti di serenità al popolo ignorante, ma condizioni minime di atmosfere che favoriscano la partecipazione di quello stesso popolo a iniziative finalizzate ad attività di promozione e vendita attraverso i mercatini natalizi e l’apertura dei negozi anche in orari fuori fascia consueta.
Qualcuno sulle pagine di FB ha anche maldestramente utilizzato intollerabili argomentazioni che giustifichino questa astinenza da Natale in cui è stata condannata l’intera città, facendo leva su scelte punitive contro un popolo di evasori delle imposte locali che, quindi, ha provocato i disastri del Bilancio con comportamenti elusivi ed illegittimi.

I cittadini catanesi e quel poco di economia che si attiva in queste giornate festive sono stati, quindi e alla luce del movimento che comunque è stato garantito per le vie catanesi, più fortunati.

I nostri Amministratori la smettano di utilizzare l’alibi della mancanza di risorse per giustificare le loro evidenti carenze d’idee ed iniziative.
Non si può essere strabici: la decisione di chiudere il centro storico durante le domeniche natalizie deve essere supportata da iniziative coerenti ed efficaci.
Gli esercizi commerciali della Piazza devono essere favoriti e incoraggiati a investire denaro per migliorare i servizi di accoglienza, non ostacolati con pastoie burocratiche che rischiano di vanificare il loro impegno finanziario.
Non si può dare la sensazione di procedere ‘random’, a caso e senza alcuna progettualità.
In caso contrario, la dichiarazione di dissesto sarebbe meno mortificante e più dignitosa di questa lenta agonia senza sbocchi.
Intanto qualcuno svegli il Sindaco. Non è più ora di dormire.

Riguardo l'autore Nicola Scalisi

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