Lo specchietto dell’auto rotto come sinistro segnale di ammonimento oppure di minaccia. E’ successo alla giovane consigliera del Comune di Paternò Claudia Flammia, del Movimento 5 Stelle. E’ stata lei stessa a denunciare il fatto postando alcune foto e un breve commento sui social.
“Ai tergicristalli alzati sotto casa mia – scrive l’esponente politico paternese – non avevo dato chissà quale peso ma lo specchietto rotto con il vetro qualche centimetro avanti e la forma di un pugno era evitabile. Sono testarda, tranquilli, vi servirà più impegno. (Il vetro l’ho riattaccato io per tornare a casa)”.
Alla rappresentante “grillina” che siede in consiglio comunale assieme ad altri due esponenti del M5S giungono in queste ore, da più parti, attestati di solidarietà. “Segno che stai lavorando bene” commenta qualcuno.
Tira una brutta aria a Paternò da un po’ di tempo a questa parte.
Bulli e vandali sono sempre in attività. Lo specchietto rotto all’auto di una rappresentante delle istituzioni è un altro tassello in questo mosaico di veleni.