Il Biodigestore e la discarica-deposito d’amianto di Biancavilla ma anche il mega-impianto che si vuol realizzare a Centuripe. Una lettera di sollecitazione a intervenire subito è stata inviata al ministro dell’Ambiente Sergio Costa dagli attivisti del Meetup 5.1 di Adrano (tra i componenti c’è Vito Liotta). Ecco il testo.
A circa 25 Km da Adrano esiste una discarica, l’Oikos, che sebbene esausta è ancora in funzione grazie alle tante proroghe regionali rilasciate per far fronte alle sempiterne “emergenze”. Recentemente nel limitrofo Comune di Biancavilla hanno proposto la costruzione di un enorme biodigestore (68.000 tonnellate annue), il quale non completa il suo naturale ciclo produttivo e pertanto ha un residuo di compostato che dovrà essere smaltito in altri modi. Pertanto, è legittimo sospettare che tale digestore sia solo il ‘Cavallo di Troia’ per un secondo impianto, attualmente in stand-by, per il recupero energetico dei rifiuti, in poche parole un “inceneritore”. Entrambi gli impianti dovrebbero sorgere sul confine tra i Comuni di Adrano e Biancavilla a circa 3 Km dai centri abitati ed in una zona ricca di falde potabili ed agricoltura di pregio. Ancora a Biancavilla, sempre lungo il confine con Adrano, è già in programma la costruzione di un impianto (discarica) per amianto, fluoroedenite.
Come se tutto ciò non bastasse, nella vicina Centuripe (in provincia di Enna ma sempre a confine con i suddetti Comuni) si vorrebbe far nascere un altro impianto per la vagliatura e la valorizzazione dei rifiuti (un’altra discarica sempre della ditta Oikos) delle dimensioni di 350 Ha e per la gestione di circa 2.500.000 tonnellate all’anno di rifiuti.
Questa ulteriore discarica sorgerebbe sempre a circa 3 Km da un altro Comune, Catenanuova, in un sito dalle peculiari bellezze paesaggistiche, nei cui dintorni sono stati ritrovati reperti archeologici che spaziano dal periodo neolitico ad epoche più recenti, a testimoniare che tale sito è da sempre stato scelto per gli insediamenti urbani ed ancora si trova circondato da coltivazioni di pregio. Ci sono state tante manifestazioni e tanto interesse ma sembra che i soliti Enti nei quali risiede la capacità decisionale siano sordi alle istanze dei cittadini e non vogliano tenere conto delle contraddizioni progettuali e normative che tali progetti contengono. Per quanto sopra Le chiediamo di voler porre attenzione alle questioni espresse e dare un suo supporto e parere alla loro corretta risoluzione.