Mazzette ad alta quota: il progetto di nuova funivia che faceva sognare Russo Morosoli

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A metà novembre aveva firmato il contratto per la funivia delle meraviglie. Salire sull’Etna, era stata la sua promessa, sarebbe stata un’esperienza indimenticabile. Oggi, però, Francesco Augusto Russo Morosoli, di 41 anni rappresentante legale della Russo Morosoli Invest spa, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione, assieme ad amministratori pubblici.

Secondo i magistrati sarebbe stato uno dei tasselli fondamentali della gestione monopolistica del settore delle escursioni sul vulcano, foraggiata da mazzette e favori. Entro il 2020, era stato l’annuncio solo alcune settimane fa, ‘a Muntagna’ sarà scalabile con una funivia nuova di zecca. Tecnologia altoatesina, design sabaudo. Sarà costruita negli stabilimenti Leitner di Vipiteno (Bolzano), dove è stata siglata l’intesa che porterà alla realizzazione della nuova cabinovia, interamente finanziata con capitali privati del Gruppo Russo Morosoli. Dodici piloni lunghi 196 metri contro i 20 oggi esistenti, una portata oraria di duemila persone l’ora, rispetto alle 1.200 di oggi, 35 cabine Diamond Evo, firmate Pininfarina, più resistenti alle raffiche di vento e in grado di trasportare fino a dieci persone. Una lunghezza che sfiora i duemila metri, come si legge nelle note tecniche dell’impianto, con una velocità oraria di sei metri al secondo e un tempo di percorrenza di 5 minuti e 20 secondi per conquistare il vulcano più alto d’Europa. “Un grande progetto di riqualificazione e ammodernamento”, lo aveva definito Russo Morosoli, che peraltro deve rispondere anche di estorsione ai danni di dipendenti dell’emittente televisiva Ultima Tv, “un impianto rispettoso dell’ambiente con soli 12 sostegni necessari alle funi, la metà di quelli esistenti”. L’impianto, secondo il progetto, non dovrà nascere dalle ceneri delle vecchie funivie sempre distrutte dalla lava (ben cinque volte dall’inaugurazione del 1956) ma dalla volontà di ammodernare e riqualificare la stazione sciistica e turistica siciliana. Ma ora ecco il terremoto giudiziario, imprevedibile come un’eruzione.

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