L’Associazione “ViviSimeto” negli ultimi anni è stata assai presente su più fronti. La sua direzione adesso cambia rotta. La dottoressa Elisa Coppola è la nuova presidente. Conseguita la laurea magistrale in Scienze per la tutela dell’Ambiente, non solo agisce continuativamente da naturalista, ma, anche e soprattutto, vive l’escursionismo inteso tanto come strumento scientifico quanto come fusione socio – solidale. Esperta di fitoalimurgia e oscillante dall’orto botanico all’orto – terapia, sono tante le esperienze professionali della neo – Presidente della “ViviSimeto” che conosce l’ampio cosmo del volontariato. Dedita a incontri formativi, ora per i giovanissimi e ora per gli adulti che spaziano dalla conoscenza e tutela delle specie botaniche autoctone, officinali e aromatiche, all’uso dei vegetali nella costruzione degli utensili degli antichi mestieri e dei loro consequenziali manufatti, con l’Associazione paternese la Coppola collabora da circa cinque anni. Il Corriere Etneo le ha rivolto alcune domande.
D. Per chi non sapesse cosa sia “ViviSimeto” come dire tanto e brevemente su questa associazione?
R.“Vivisimeto” è un’Associazione di volontariato che si occupa della salvaguardia dell’ambiente tramite la promozione del territorio o la mera raccolta dei rifiuti. A tal proposito, va citata la pulitura dell’area di San Nicolò. “Vivisimeto” nasce nel 2003 per contrastare la realizzazione di un inceneritore nell’area del Simeto, ma solo nel 2007 si costituisce in quanto Associazione.
D. Da nuovo presidente cosa vorrà proporre?
R.L’obiettivo principale è la tutela ambientale ponendo in essere proposte che abbiano come finalità la sensibilizzazione nei confronti dei beni ambientali e paesaggistici, tramite visite al fiume Simeto e al Museo Etno – Antropologico. Alla presenza dei soci e dei simpatizzanti dell’Associazione e presso la stazione ferroviaria dismessa di San Marco nel territorio di Paternò, oggi sede dell’Associazione “Sud Stazioni Unite”, ha avuto luogo, domenica 25 novembre, un’assemblea straordinariae in qualità di neo presidente ho dato voce all’organizzazione dell’evento “ViviSimeto 2018”. Il futuro di “ViviSimeto” è in continua programmazione e credo molto sia correlato a quanto deciso in questo incontro. Come argomento al primo punto dei nostri programmi, una due giorni, il 15 e 16 dicembre prossimi per proporre, così come dal 2010 a oggi, delle attività con un ampio spettro: dallo sport all’escursionismo, da un ciclo di conferenze a tanto altro ancora per far luce sulla storia e sul vissuto della comunità paternese che per lunghi anni ha fruito del fiume Simeto, quale linfa vitale da cui attingere per la sua sussistenza.
D. Il Simeto non è soltanto un fiume. Può esser anche e soprattutto strumento socio – culturale, sito per porre in essere l’educazione ambientale ove manchi. Cosa direbbe a tal riguardo se fosse innanzi una platea di giovani?
R.Che da noi e in noi, purtroppo, c’è molta indifferenza verso quelle che sono le tematiche ambientali. Viviamo in un ambiente ostile in cui vige un forte disinteresse nei confronti delle dinamiche ecologiche il che genera anche il proliferarsi dell’inquinamento. Inquinando l’ambiente e in primis con i rifiuti rechiamo un danno irrevocabile alla flora e alla fauna. Per non inquinare, dovremmo avere una coscienza ambientale e per giungere a ciò spetta anche alla “ViviSimeto” il compito di scuotere le coscienze facendo manifestazioni e cercando, in tutti i modi, l’interazione con l’utenza realizzando parimenti eventi che mirino alla promozione delle bellezze artistiche e naturali del nostro comprensorio.
D. Statisticamente, vige un risveglio (quasi) collettivo verso le problematiche ambientali. Specie fra i giovani. Che rapporto avrà con le scuole ViviSimeto?
R.“ViviSimeto” punta molto sui giovani proponendo incontri nelle scuole, ma anche alternanza scuola – lavoro nonché la realizzazione di eventi che portino i giovani nei luoghi da salvaguardare. Obiettivo di “Vivisimeto” è anche quello di associarsi a ben altre realtà e non a caso, qualche anno addietro, siamo stati presenti al “Patto del fiume Simeto”.