Mancano i braccialetti elettronici e Raffaele ‘Pippo’ Nicotra, 62 anni, già deputato regionale, resta in carcere. E’ valsa a poco l’istanza del legale di Nicotra che aveva chiesto e ottenuto la scarcerazione. Il 13 novembre scorso il Tribunale del riesame aveva concesso al politico gli arresti domiciliari.
I giudici, che nel provvedimento hanno annullato l’accusa di voto di scambio politico mafioso e confermati i reati di concorso esterno e di estorsione, avevano previsto che la misura restrittiva fosse condizionata all’uso del braccialetto elettronico, introvabile a Catania. I legali di Nicotra, gli avvocati Giovanni Grasso e Orazio Consolo, hanno presentato un’istanza al gip, allegando anche due consulenze mediche, chiedendo la concessione immediata degli arresti domiciliari senza l’obbligo del braccialetto elettronico. “Nicotra sta molto male – afferma Consolo – e il suo stato di salute è incompatibile con la detenzione. Inoltre è paradossale che non si riesca ad applicare la decisione di un Tribunale perché manca il braccialetto elettronico”.