Ci manca solo il quiz a premi: “Indovinate quando ritiriamo i cartoni?”. E gli adraniti a tentare la fortuna: domani, no forse oggi, dopodomani chissà. Cumuli di spazzatura adornano le strade di Adrano e nessuno sente il dovere di spiegare le ragioni del disservizio.
Che ci sia bisogno di chiarezza lo dimostra il fatto che alcune categorie di rifiuti – l’umido, per esempio – viene ritirato nei giorni indicati. Ciò non succede, invece, per altri tipi di rifiuti. Sulle bacheche dei social – l’ultimo muro sul quale andare a ‘sbattere’ la testa – i cittadini chiedono di sapere il motivo che provoca questo blocco della raccolta.
E’ sempre dietro l’angolo l’incubo di vedere crescere ora dopo ora montagne di rifiuti negli angoli della città, come è avvenuto più volte con la passata amministrazione.
Il Corriere Etneo prova a fare chiarezza approfittando della buona volontà dell’assessore comunale all’Ambiente, Vincenzo Lucifora, che in queste settimane non ha allentato l’attenzione sulla questione rifiuti ben consapevole del fatto che un solo giorno di ritardo nella raccolta si traduce in disagi per miglia di cittadini.
“Gli operatori ecologici sono in agitazione – spiega Lucifora – perché non hanno ancora ricevuto lo stipendio di ottobre. In questi giorni varie sigle sindacali hanno tenuto tre assemblee provocando con ciò la riduzione delle ore di lavoro. Tutto ciò ha ritardato la raccolta: ecco perché per strada resta il cartone, il vetro e parecchia indifferenziata.
E’ come se avessero scioperato, in sostanza. Dal canto nostro stiamo lavorando per ‘raffreddare’ tutta questa situazione”.
Le casse vuote del Comune di Adrano rischiano di rendere ancora più complicato l’evolvere della situazione. Senza il Bilancio approvato, le maglie strette dei trasferimenti e dei pagamenti non lasciano spazio a risorse necessarie per la gestione di servizi essenziali come la raccolta dei rifiuti. E mentre si domanda fortuna alla sorte, agli angoli delle strade i cumuli di rifiuti aumentano di ora in ora.
