I siciliani di Nassiriya: 15 anni dopo la strage Musumeci ricorda le vittime

“Nel 15mo anniversario della strage di Nassiriya, voglio rivolgere, a nome della comunita’ siciliana, un commosso pensiero alla memoria delle vittime di quel gravissimo attentato e di tutti coloro che hanno visto sacrificata la propria vita al servizio dell’Italia e della comunita’ internazionale. Le terribili immagini di quel giorno – che provoco’ la morte di diciannove nostri connazionali, di cui dodici carabinieri, cinque militari e due civili, che partecipavano alla missione ‘Antica Babilonia’- sono ancora impresse, in maniera indelebile, nella nostra mente. Servitori dello Stato fino all’estremo sacrificio, che operavano con valore e generosità nelle piu’ travagliate e rischiose regioni del mondo, caduti per difendere la pace, la democrazia, la Patria. Ricordarli e’ un dovere per tutti noi”.

Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in occasione della ricorrenza della Giornata dedicata al ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace e del 15mo anniversario della strage di Nassiriya. Altissimo fu il tributo di sangue pagato dall’Isola. Sette i siciliani caduti il 12 novembre 2003 in Iraq: Giovanni Cavallaro, sottotenente originario di Messina; Giuseppe Coletta, brigadiere di Avola; Emanuele Ferraro, caporal maggiore scelto di Carlentini; Ivan Ghitti, brigadiere di San Fratello; Domenico Intravaia, brigadiere di Palermo; Horacio Majorana, carabiniere scelto di Catania; Alfio Ragazzi, maresciallo aiutante di Messina.

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