È stata la madre sabato sera ad avvisare i Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante circa la scomparsa della propria figlia 36enne che, nell’ultima conversazione telefonica, le aveva confidato di volersi suicidare. La donna, visibilmente preoccupata, ha spiegato ai militari che, a causa di problematiche di natura sentimentale, la figlia era caduta in un grave stato depressivo tale da indurla a pensare che la stessa avrebbe potuto effettivamente farsi del male.
I militari immediatamente hanno cercato di chiamare la donna al cellulare riuscendo, dopo numerosi tentativi, a stabilire un contatto, mentre tramite i ponti d’aggancio si è accertata la posizione approssimativa della stessa.
Un Carabiniere dall’auto di servizio l’ha intrattenuta al telefono fino a rintracciarla in via Antonello da Messina dove, assieme ad un collega, ha trovato la donna sdraiata sugli scogli in evidente stato confusionale, con profondi tagli ai polsi, che si era inflitta tramite una lametta trovata all’interno della sua borsa, e per aver bevuto della vodka, come dimostrato dalla bottiglia semivuota trovata sul posto.
Presa in braccio, è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Catania luogo in cui, dopo le cure del caso, si trova tuttora sotto osservazione.