Sanità, da Venezia a Catania in volo per doppio trapianto di cornea: due pazienti maschi i beneficiari

Due Boeing 717 hanno attraversato l’Italia, dal Veneto alla Sicilia, per trasportare le cornee che hanno salvato gli occhi di due pazienti di Catania. La prima chiamata arriva nei laboratori di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus di Zelarino (Ve), centro di riferimento per i trapianti di cornea del territorio del Nord Est, alle 9 del sabato mattina: un paziente maschio di 50 anni accusa forti dolori all’occhio e corre all’ospedale Garibaldi-Nesima di Catania.
“Ai chirurghi oftalmologi basta un’occhiata, il paziente rischia la perforazione della cornea per un ascesso corneale, ci vuole il trapianto e non si può aspettare. La cornea disponibile arriverà da Venezia alle 20 della stessa sera, grazie ad un trasporto eccezionale nella la cabina di pilotaggio di un Boeing 717 Volotea”, ricostruisce la Fondazione Banca degli Occhi. “Solo poche ore dopo nella stessa giornata il telefono torna a squillare e ne arriva un’altra, sempre da Catania ma da un altro ospedale e con la stessa urgenza: paziente maschio, 79 anni, ancora un cornea perforata questa volta da un’ulcera – aggiunge la Fondazione – La macchina si rimette in modo e grazie ad un altro pilota e ad un altro Boeing Volotea, alle 14 della domenica la cornea è nelle mani del chirurgo per l’intervento”.
“Le chiamate di emergenza come queste sono in aumento e l’anno scorso hanno sfiorato i 250 casi ma no, non abbiamo ricordi di due emergenze del genere gestite a poche ore di distanza, attraversando da capo a piedi l’Italia, in così poco tempo – ha afferma Carlo Griffoni, direttore gestionale di Fondazione Banca degli occhi e responsabile del team che, a Mestre, programma l’invio delle cornee per quasi la metà dei trapianti di cornea italiani. Sono stati infatti 3.700 i tessuti inviati per trapianto nell’anno passato, 3.000 in Italia e 700 all’estero per un totale di 175 centri convenzionati e 300 chirurghi oftalmologhi mobilitati. Un’attività sempre attiva tutti i giorni, il sabato e la domenica e pure il giorno di Natale, con due operatori presenti nei laboratori, un team di medici sempre attivo sul fronte delle donazioni e un operatore reperibile al telefono”.

“Abbiamo gestito facendo del nostro meglio la prima emergenza, non ce ne saremmo aspettati però un’altra nella stessa giornata, contemporanea ad un numero record di donazioni di cornea: 15 i prelievi di cornee realizzati in Veneto solo lo scorso sabato e 9 la domenica – ha raccontato Alessandra Romanini, di turno come operatrice nell’ultimo fine settimana – dobbiamo davvero ringraziare chi ci ha aiutati”. “Nella fattispecie – ha sottolineato Fondazione Banca degli occhi – l’aiuto in emergenza è arrivato dalla compagnia aerea Volotea, che ha accettato senza alcun preavviso di custodire il tessuto facendolo viaggiare in cabina, accanto al pilota”. Secondo Valeria Rebasti, Commercial Country Manager Italy & Southeastern di Volotea “una missione, anzi due, non preventivate ma che ci onoriamo di aver portato a termine contribuendo a salvare la vista di due persone, un aiuto ben gestito dalla Station Manager Volotea per gli aeroporti di Venezia e Verona Barbara Fusaro, che ha coordinato la presa in consegna dei tessuti”. ”In questi casi, l’aiuto delle compagnie aeree è fondamentale – ha confermato Carlo Griffoni – ma anche la Polaria ha un ruolo determinante. La Polizia Aeroportuale si è fatta garante dell’imbarco delle due cornee, scortate in ogni passaggio dentro entrambi gli aeroporti”.

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