Succede sempre mentre stai facendo qualcosa di importante, o quando finalmente sei seduto a tavola per la meritata pausa pranzo: il telefono squilla per una fastidiosa chiamata commerciale. Dall’altra parte del filo c’è qualcuno che vuole venderti qualcosa. Se rispondi che non sei interessato, spesso è inutile. Una volta agguantato l’osso, i mastini del call center provano fino alla morte di venderti un servizio o fissarti un appuntamento con un consulente commerciale: è proprio in quel momento che scatta una provvigione o possono garantirsi ancora quel posto di lavoro nella fattispecie sottopagato. A partire dal 2019 sarà possibile identificare queste telefonate. Il Garante per le comunicazioni, infatti, ha istituito un prefisso specifico che accomuna le comunicazioni promozionali. Sarà lo 0844, state pensando di metterlo nella blacklist?.
L’iniziativa è in applicazione della Legge numero 5 del 2018 che prevede appunto “l’istituzione di prefissi nazionali” per le telefonate di questo tipo. Così, quando riceveremo una telefonata con questo prefisso, sapremo già cosa ci attende e decideremo se rispondere o meno. Ma c’è un’altra novità: tra qualche mese sarà possibile richiamare il numero da cui arrivano le chiamate promozionali. E sarà possibile al costo di una telefonata urbana. Ad accoglierci dall’altra parte del telefono ci sarà un messaggio registrato che darà tutte le informazioni: da chi è partita la chiamata e quali sono le offerte.
Però, come al solito, fatta la legge trovato l’inganno. La norma non sarà applicabile ai call center, assoldati dalle aziende per l’attivazione della campagne commerciali/promozionali. Queste società, infatti, potranno continuare a usare il prefisso “0” o “3”, creando confusione nella testa di chi risponde.
Anche le chiamate statistiche avranno il loro prefisso dedicato, ovvero 0843. Ad eccezione dell’Istat che ne avrà uno tutto suo.