Ridi che ti passa è un detto ricorrente che proponiamo a qualche persona a noi cara quando è stata colpita da una situazione di dispiacere.
Oggi tocca coniare l’antico adagio in “piangi che ti passa”. Secondo uno studio giapponese, infatti, piangere aiuta a superare l’ansia e lo stress. Lo studioso Hidefumi Yoshida spiega che piangere sul latte versato è l’errore più grossolano che potremmo portarci dietro, ma piangere per liberarsi delle sensazioni negative ci aiuta a superare gli ostacoli della vita. I giapponesi hanno aperto una scuola per comprendere meglio il concetto del pianto e, per suo tramite, superare uno stato d’ansia.
Secondo questa teoria, esprimere le emozioni che abbiamo imprigionato dentro e scaricarle sotto forma di lacrime fa rilassare il sistema nervoso.
La metodica è sperimentata per il momento solo in Giappone. C’è chi vorrebbe esportarla anche in Europa: preparatevi con gli asciugoni, quindi, per superare la prova d’esame di pianto.
Il mondo dell’accoglienza si prepara ad accogliere la terapia: esistono già alberghi che offrono a sole donne camere super confort dotate di fazzoletti, struccante e film strappalacrime. Piangersi e sfogarsi in tutta serenità al osto di circa 70 euro a notte. Poi, il giorno seguente, si torna in piena operatività.
Di nostro possiamo metterci un piccolo suggerimento musicale, un brano di Lucio Battisti che si intitola “Fatti un pianto”.