Un paio di loro – D’Agate e Bonanno – sono partiti già ieri sera in macchina alla volta della Capitale. Naso lo ha fatto stamattina in aereo. A Roma, i tre sindaci di Adrano, Biancavilla e Paternò hanno un appuntamento importante nella tarda mattinata di oggi con il vicepremier Luigi Di Maio. E’ stato il ministro pentastellato a volere l’incontro dopo essere stato solidale con i comuni catanesi colpiti dagli eventi sismici delle settimane scorse. A Di Maio, i “sindaci del terremoto” consegnano l’elenco dei danni subiti a causa degli eventi tellurici. Dal vicepremier si attendono risposte concrete.
Per la città di Biancavilla, una stima iniziale si aggira sui 2 milioni di euro. La Basilica di “Maria Santissima dell’Elemosina” ha subito lesioni gravi e occorrerà almeno mezzo milione di euro per portarla all’antico splendore. Duecento mila euro per la chiesa dell’Idria. Almeno 200mila euro serviranno per ogni edificio scolastico. Villa delle Favare e San Gaetano restano da quantificare con certezza.
Anche Adrano molte chiese sono state danneggiate dal terremoto: la chiesa di San Pietro ha subito lesioni sia nel campanile che nella volta della navata centrale; danneggiata la volta delle tre navate della Chiesa Madre e in quella di San Francesco.
Gravi danni anche alla piccola chiesa di S. Antonio di Padova, in via Sant’Antonino. Presentano lesioni impitabili al sisma anche la chiesa di San Sebastiano (Cristo alla colonna) e le chiese di Santa Lucia e Sant’Agostino.
Le forti scosse hanno anche danneggiato alcune cappelle private risultano interessate dal sisma. Danni significativi sono stati rilevati anche in 11 edifici scolastici di pertinenza comunale: dalla scuola media Mazzini al Circolo didattico “Don Antonino La Mela. Tra gli edifici pubblici “toccati” dalle scosse c’è anche lo storico Teatro Bellini. Tante le segnalazioni arrivate al Comune di Adrano da parte di privati cittadini.
Per Paternò le chiese che hanno riportato danni sono quella di Santa Barbara, la Chiesa di Sant’Antonio e della Madonna del Carmelo. Tra le strutture pubbliche c’è anche l’ex convento della SS. Annunziata. Una sessantina le abitazioni civili danneggiate. La Strada dei Romiti ha subito un aggravamento del crollo del muro di contenimento della strada.