Il maltempo travolge la Sicilia orientale: elicotteri in azione per salvataggi

Nubifragi, esondazioni, frane, crolli e allagamenti, con molte strade trasformate in fiumi di acqua, fango e detriti e gente salita sui tetti. La Sicilia orientale travolta dall’ondata di maltempo. Particolarmente colpite le province di Catania e Siracusa. Non risparmiati neppure l’Ennese, il Ragusano e il Messinese. Strade in tilt, binari allagati, voli dirottati.

ELICOTTERI ED ESERCITO IN AZIONE

Oltre 140 gli interventi dei vigili del fuoco: da Militello, a Scordia e Ramacca; a Floridia e Lentini (Siracusa) l’elicottero “Drago” e’ stato impegnato in salvataggi per lo straripamento di torrenti. A Sigonella (Siracusa) portate in salvo sette persone imprigionate all’interno di automezzi bloccati nell’acqua. Duecento i pompieri in azione nelle province interessate: operativi due elicotteri AB412 dei reparti volo di Catania e Salerno. Scuole chiuse in diverse citta’. In azione anche l’Esercito con la Brigata Aosta.

FRANE E ‘ONDE ANOMALE’

Nel Siracusano particolarmente pesante la situazione a Lentini, in contrada Reina, dove diverse persone si sono rifugiate sui tetti e sono state tratte in salvo dagli elicotteri e da personale di terra. I carabinieri sono dovuti intervenire per salvare automobilisti rimasti intrappolati dentro i veicoli sulle strade divenute torrenti a causa dell’esondazione del fiume San Leonardo; per questioni di sicurezza e’ stata chiusa l’ex statale 194 e un’auto e’ stata travolta sulla strada Ragusana. Sempre nelle zone del lentinese aziende isolate, in contrada Cuccumella, e ingenti danni in molti terreni. Situazione drammatica pure nei centri montani della provincia di Siracusa con i sindaci di Ferla e Buccheri intenzionati a chiedere lo stato di calamita’ naturale. A Ferla nella strada provinciale 10 l’asfalto si e’ rialzato e si sono aperte voragini che rendono impossibile percorrerla. A Buccheri invece colpite la provinciale 5 e la provinciale 71, mentre a Siracusa una ‘onda anomala’ ha trascinato detriti dal fiume Anapo colorando l’acqua di un denso marrone.

A CATANIA INTRAPPOLATO ANCHE UN MEZZO DEI VVF

A Catania la furia dell’acqua ha intrappolato persino un mezzo dei vigili del fuoco durante il nubifragio. I quattro componenti della squadra sono rimasti bloccati per oltre tre ore dall’acqua alta circa un metro e mezzo vicino al parco archeologico di Palikè, in territorio di Mineo, e sono stati soccorsi da altri colleghi. La squadra dei vigili del fuoco malgrado la situazione di difficoltà non ha voluto fare rientro per far fronte alle numerose richieste di aiuto. Il violentissimo nubifragio ha trascinato e danneggiato auto in sosta. Sul posto i sommozzatori. I centri maggiormente colpiti sono Ramacca, Palagonia, Scordia e Agira in provincia di Enna con case e negozi allagati.

STRADE, TRENI E VOLI IN TILT

Chiuse dall’Anas diverse strade allagate, come un tratto della statale 417, Catania-Gela, in territorio di Mineo, la statale 385 di Palagonia, e la statale 280, Catania-Enna. Per allagamento impraticabuli anche le strade statali 114 dir “Della Costa Saracena” tra Carlentini (Siracusa), e la 192 “Della Valle del Dittaino”, da Enna a Castel di Judica. Chiusa per ore, per fango e detriti in carreggiata, la strada statale 288 “Di Aidone”, a Ramacca. La strada statale 417 “Di Caltagirone” chiusa a Lentini (Siracusa) per l’esondazione del torrente Gornalunga. Anche la circolazione ferroviaria e’ stata sospesa sulla linea Catania-Siracusa per l’allagamento dei binari fra Lentini e Agnone. Mentre almeno cinque voli diretti a Catania sono stati dirottati in altri scali.

AGRUMI E ORTAGGI SOMMERSI

La Coldiretti lancia l’allarme per agrumi e ortaggi sommersi dall’acqua, muri di contenimento ceduti, torrenti straripati cosi’ come il fiume San Leonardo che ha devastato le colture del territorio nella provincia di Siracusa, soprattutto in alcune contrade. In alcune aziende e’ andato perduto il 100 per cento di agrumi, cosi’ come gli ortaggi. Il danno, sottolinea Alfio Di Giorgio, presidente della sezione Coldiretti di Carlentini (Siracusa), “e’ totale”. Tutti gli alberi “sono sommersi, cosi’ come le strutture e gli impianti. Il problema – sottolinea – e’ causato si’ dalla pioggia, ma soprattutto dalla mancata manutenzione degli argini. In 50 anni mai nessuno ha provveduto. Danni ingenti anche nel catanese a Palagonia e Ramacca”. Anche qui, conclude Coldiretti Sicilia, i tecnici sono al lavoro per una quantificazione che ha gia’ raggiunto livelli altissimi.

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