Anche a Bronte attiva l’app anti-discarica: i cittadini segnalano gli abusi

anti-discarica

Anche i cittadini di Bronte da oggi si potranno unire all’esercito di controllori contro le microdiscariche sulle strade e nelle campagne dell’Etna.
Dopo che il sindaco Graziano Calanna ha approvato in Giunta il protocollo d’intesa con la Strada del Vino dell’Etna per adottare il progetto “EtnAmbiente”,
è attivo anche a Bronte il servizio che, ricordiamo, permette a qualsiasi cittadino di segnalare non solo le discariche abusive che si incontrano sul territorio al fine di permettere al Comune di bonificare l’area, ma di, eventualmente, fotografare o filmare anche coloro che gettano abusivamente i rifiuti rendendosi responsabili dello scempio quotidiano al paesaggio del Vulcano.
“Considero questo progetto – afferma il sindaco Graziano Calanna – un grande segnale di civiltà contro la cattiva abitudine di chi, invece di fare bene la raccolta differenziata o di servirsi del ritiro gratuito direttamente da casa dei rifiuti ingombranti, decide arbitrariamente di liberarsi di sacchetti ed elettrodomestici nelle campagne”.
Semplice per i cittadini contribuire a segnalare discariche o sporcaccioni che deturpano il territorio. Basta scaricare sul proprio smartphone la nuova app “EtnAmbiente” ed attraverso questa fare una foto alla discarica o alla persona che inquina in flagranza di reato. La segnalazione verrà girata immediatamente all’associazione “Strada del vino” che diventerà titolare della segnalazione, senza svelare l’identità del cittadino. Foto e luoghi saranno inviati al Comune che provvederà alla bonifica.
A spiegare come funzione la “app” in Comune è stato Christian Liistro, componente del Cda della “Strada del vino e dei sapori dell’Etna”, accolto dagli assessori Ernesto Di Francesco e Chetty Liuzzo: “Il cittadino che invia la segnalazione – ha spiegato – oltre a rimanere assolutamente anonimo, sempre attraverso l’applicazione può seguire l’iter fino alla bonifica dell’area. Nei casi di flagranza di reato Etnambiente si rivolgerà agli avvocati di Legambiente Catania per il rito direttissimo”.

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