E’ stata rinviata al prossimo 12 dicembre l’udienza davanti ai giudici del CGA, Consiglio di Giustizia Amministrativa, relativa al ricorso avverso alla sentenza del TAR di Catania che aveva confermato la decisione dell’allora presidente della Regione Crocetta di “caricare” sulle spalle del Comune di Paternò debiti e patrimonio dell’IPAB “Salvatore Bellia” di Paternò, struttura d’accoglienza per anziani indigenti.
Nel novembre del 2016 il decreto voluto dall’allora governatore Crocetta era stato contestato dal sindaco pro-tempore Mauro Mangano. Aggiornato al 2015, l’ammontare dei debiti per mensilità non pagate e contributi previdenziali non versati da parte della struttura di assistenza è di oltre 2 milioni e mezzo di euro.
Un carico di debiti, peraltro in continuo aggiornamento, che rischia di mandare in bancarotta il Comune di Paternò.
All’IPAB “Salvatore Bellia” di Paternò lavorano attualmente 16 dipendenti.
Il rinvio dei giudici del CGA è legato all’iter della riforma delle Ipab siciliane, avviato dal governo regionale.