Dieci anni di carcere (pena gia’ ridotta di un terzo per via del giudizio abbreviato). E’ la richiesta del Pm Anna Tranchillo al gup di Catania, Giuseppina Montuori, nei confronti di padre Pio Guidolin, 57 anni, accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti di ragazzini nella chiesa del Villaggio Sant’Agata, fatti avvenuti sin dal 2014. Le indagini, svolte dai carabinieri e coordinate dal procuratore aggiunto Marisa Scavo, hanno accertato che il sacerdote, arrestato il primo dicembre del 2017, sfruttando il suo ruolo carismatico e la sua funzione religiosa avrebbe convinto giovanissimi fedeli parrocchiani, alcuni con eta’ inferiore ai 14 anni, a subire abusi sessuali ‘mascherati’ da atti spirituali, con tanto di olio santo e preghiere ad alta voce. Uno di loro avrebbe pure tentato il suicidio. Padre Pio Guidolin e’ stato gia’ condannato (in primo grado) dal Tribunale ecclesiastico: la Curia etnea ha assunto nei confronti del sacerdote, appena avuta contezza dell’inchiesta, alcuni provvedimenti cautelari (come l’allontanamento dalla parrocchia e il suo trasferimento ad altra sede) e ha dato avvio al processo canonico davanti al Tribunale speciale, istituito da Papa Francesco in seno alla Congregazione per la dottrina della Fede, proprio per i casi di pedofilia nel clero.