Il Segretario generale del Comune di Adrano, Massimo Gangemi, ha lasciato l’incarico per andare a ricoprire lo stesso ruolo a Ramacca. Un cambio repentino che sorprende un po’ tutti se è vero che alla perizia amministrativa di Gangemi già la passata amministrazione si era affidata, riuscendo anche per questo ad evitare lo sprofondo economico dell’ente (sebbene ad un passo dal baratro, il pre-dissesto). Adesso non è chiaro, invece, per quale ragione il sindaco D’Agate abbia rinunciato ad un professionista apprezzato da più parti e con una fama di grande risanatore acquisita negli anni in cui ha prestato servizio in altri comuni siciliani ( a Palazzolo Acreide, se il ricordo è esatto, prima che lasciasse il Comune, a Gangemi venne conferita la cittadinanza onoraria ).
E’ assai probabile che la “visione” del percorso prossimo venturo che l’amministrazione D’Agate vuole intraprendere per uscire dalla palude, non coincida con quella del Segretario generale.
In queste settimane l’assessore al Bilancio, Giuseppe Currao, è fortemente concentrato sull’ipotesi di annullamento della transazione con Enel Sole (in realtà con la società Liberio SPV, cessionaria del credito).
Un “reset” che potrebbe avere come effetto immediato, per il Comune di Adrano, la scomparsa di una zavorra mortale: un debito di 10 milioni di euro. A tanto ammonta, infatti, la transazione siglata un attimo prima di andar via – il 9 maggio di quest’anno – dall’ex sindaco Ferrante. Annullare la transazione porterebbe inevitabilmente ad un maxi-contenzioso con le due società. L’opportunità di “smontare” una transazione, alla quale lo stesso Segretario comunale Gangemi aveva lavorato, e le valutazioni del garbuglio legale che ne deriverebbe, potrebbero essere la causa alla base della decisione di andar via da parte del Segretario comunale. Un vero peccato rinunciare ad una professionalità di così alto livello. Nessuna notizia sul nome del Segretario comunale che prenderà il posto di Gangemi.