Un divano abbandonato accanto ai cassonetti della spazzatura nella zona delle Vigne. Negli ultimi anni quell’area è stata scelta come porto franco dell’inciviltà. A mirar prodigio vengono anche dai comuni vicini e spesso lo fanno per scaricare il “sudicio” ad Adrano anziché imbrattare le strade dei propri paesi. L’immagine del divano buttato lì come una bottiglia vuota – la foto è di stamattina – si trasforma in una installazione che di artistico ha ben poco.
D’estate, quando le Vigne si trasformano in una fresca dépendance di casa di propria, attraversare quel tratto di strada è pericoloso alla vista e anche all’olfatto. Chi ha ospiti in macchina di solito s’inventa un gioco e chiede all’occupante di chiudere gli occhi.
Eppure basterebbe un po’ di perizia per scoprire e svergognare in pubblica piazza gli autori della Grande Bruttezza: un paio di micro telecamere, di quelle utilizzate di recente per scovare gli “sporcaccioni” di città, piazzate al punto giusto e senza destare sospetti. Se nessuno controlla, i cafoni possono dormire sonni tranquilli. E per giunta su un divano nuovo di zecca.
