Fronte comune contro la costruzione di un biodigestore a Piano Rinazze, territorio di Biancavilla. Ieri, su sollecitazione del MeetUp Amici 5 Stelle di Paternò, si sono riuniti a Palazzo Alessi i sindaci di Paternò, Biancavilla, Adrano e S. Maria di Licodia assieme ai rappresentanti dei comitati e delle associazioni costituti in questi mesi per protestare contro la realizzazione degli impianti per la produzione di biometano e compost di qualità. Uno di questi è voluto dalla società CH4 Energy e ha già ottenuto parere positivo di compatibilità ambientale dall’assessorato regionale al Territorio e Ambiente. Il secondo impianto fa riferimento ad un’altra società, la Greenix, ed è sulla rampa di lancio.
I sindaci dei Comuni interessati hanno deciso di unire le forze e far sentire la propria voce alla Regione. Nei prossimi giorni le amministrazioni invieranno un documento congiunto all’assessorato regionale.
Ricordiamo che l’amministrazione di Biancavilla ha presentato nei giorni scorsi un ricorso al TAR per dichiarare nullo il giudizio di compatibilità.
Nel corso dell’incontro di ieri si è sottolineato il possibile
sconvolgimento al tessuto socio economico del nostro comprensorio che deriverebbe dalla realizzazione del biodigestore. Proprio perché si tratta di un impianto di grandi dimensioni, hanno spiegato gli aderenti del Meet Up paternese, porterebbe le utenze di gran parte della Sicilia orientale a conferire in esso i propri rifiuti, ponendo in stato di forte stress la viabilità locale e rendendo tutta l’area la pattumiera dell’isola.
Queste le principali criticità rilevate:
1. vicinanza al centro abitato di Biancavilla, al di sotto dei minimi di legge previsti;
2. presenza di coltivazioni di eccellenza con prodotti DOP, IGP e biologiche, nonché aziende agroalimentari per la trasformazione dei prodotti;
3. presenza di falde acquifere a servizio di svariati centri urbani, anche queste a rischio d’inquinamento.
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Il comune di Biancavilla, contestualmente a questa iniziativa, sta portando avanti il progetto per la realizzazione della discarica di amianto. Il sito individuato è contrada Erbe Bianche, sotto il centro abitato di Biancavilla e di Adrano, ancora più vicino di Piano Rinazze.
Queste le criticità che secondo me ci sono:
1. vicinanza al centro abitato di Biancavilla e di Adrano al di sotto dei minimi di legge previsti;
2. presenza di coltivazioni di eccellenza con prodotti DOP, IGP e biologiche, nonché aziende agroalimentari per la trasformazione dei prodotti;
3. presenza di falde acquifere a servizio di svariati centri urbani, anche queste a rischio d’inquinamento.
4. non per ordine di importanza, grave nocumento alla salute pubblica.
Quanto meno dare evidenza di come si intende realizzarlo.