Il Teatro Giovane “Turi Pappalardo” sarà presente a “Gusti di Frontiera”, la kermesse enogastronomica internazionale in programma a Gorizia da giovedì 27 a domenica 30 settembre. Oltre 350 gli stand che proporranno specialità dai cinque continenti del mondo, per un vero e proprio viaggio nei sapori e nelle tradizioni di oltre cinquanta nazioni presenti.
In questo panorama che abbraccia il mondo intero, sarà proprio il Teatro Giovane “Turi Pappalardo” a portare alto il vessillo di una delle nostre più antiche tradizioni: “L’Opera dei Pupi”. A volerli come ospiti la “Tinchitè” di Marco Pugliara, eccellenza siciliana nel mondo enogastronomico.
“Trattandosi di pubblico itinerante – spiega Francesco Pappalardo, uno dei registi oltre che direttore artistico – abbiamo allestito uno spettacolo di 20 minuti con la spettacolare battaglia finale. Finito lo spettacolo, a grandi e piccini illustreremo i ‘ segreti’ dell’Opera dei Pupi siciliana. Abbiamo scelto di esibirci a ‘palco scoperto’ proprio perché si cogliesse la bellezza e la laboriosità di uno spettacolo del genere”. Gli spettatori avranno così l’opportunità di seguire la performance teatrale osservando con i proprio occhi il lavori dei ‘manianti’ – chi anima i movimenti dei burattini – e dei ‘parlatori’ – chi presta loro la voce – .
Per tutti la Compagnia sarà un vero e proprio tour de force: ad ogni punto ora, infatti, è previsto uno spettacolo. A tenere alto il vessillo della lingua siciliana sarà Pippinino, il garzone di Rinaldo, l’unico tra i pupi in scena che parlerà sempre in siciliano.
Continua così a crescere, nato da oltre dieci anni, il progetto “Teatropera dei Pupi Siciliani” voluto dal Teatro Giovane “Turi Pappalardo” e che
vede al suo fianco la Compagnia dei Pupi Siciliani “Sir D’Anglande” di Doria & Longo, ed i pregiati Pupi da esposizione di Martino Rabuazzo.
Uno staff al completo per rappresentare degnamente, nell’ottica di una crescita culturale e turistica, anche le città di Paternò e Belpasso.
“Tutti pupi semu, tutti pupari… ma quannu si rapi lu sipariu… u’ cori batti, u’ cori da’ Sicilia!!! Chidda vera.”