Grammichele, bottiglia incendiaria al centro di accoglienza per migranti: danni a porta d’ingresso

Raid nel catanese. Lanciata una bottiglietta contenente liquido infiammabile contro l’ingresso secondario dello Sprar di Grammichele. Ne da’ notizia la cooperativa San Francesco Scs che gestisce la struttura per i migranti inseriti nel sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati, specificando che non ci sono stati feriti, ma solo danni al vetro della porta d’ingresso e a un muro annerito. Ma e’ stata tanta la paura per gli ospiti della struttura. “Si spera di scongiurare la matrice di odio razziale, condanniamo l’atto vandalico e speriamo si stratta di una semplice ragazzata”, dice Ulisse Privitelli, responsabile area immigrazione della cooperativa. Dai Comuni di Vizzini, capofila del Progetto Sprar, e Grammichele arriva la solidarietà. Il sindaco di Vizzini, Vito Cortese, esprime “incondizionata solidarietà ai responsabili, operatori e ospiti per il grave atto intimidatorio subito, un atto da condannare fortemente e moralmente inqualificabile. Episodi di tale gravita’ non possono trovare spazio nella cultura dell’accoglienza dimostrata negli anni, anche se fanno intendere quanto sia ancora necessario promulgare e diffondere la cultura della solidarieta’ e dell’accoglienza”. Anche il sindaco di Grammichele, Giuseppe Purpora, manifesta “grande rammarico e condanna per quanto successo e massima solidarietà agli ospiti della struttura”. 

Riguardo l'autore Corriere Etneo

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