A Palermo, in Commissione Ambiente, Territorio e Mobilità, stamattina è stato sentito il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, in merito alla vicenda Piano Rinazze: area agricola dov’è prevista l’installazione di due impianti di bio-metano.
Dopo l’esposizione del primo cittadino biancavillese che si è soffermato a lungo su un iter e su una modalità del tutto discutibili in relazione all’individuazione del sito in oggetto, la seduta ha registrato numerosi interventi a favore della posizione tenuta dall’amministrazione comunale. Tra questi, vanno segnalati quelli dei deputati regionali Barbagallo, Bulla, Compagnone, Di Paola, Lo Curto, Foti, Papale e Zitelli.
Dall’audizione è emersa la volontà di indicare un indirizzo specifico che vada nella direzione di proporre una specifica risoluzione per quegli impianti in itinere e che non sono previsti nel Piano Rifiuti regionale: così come nel caso di Piano Rinazze.
Il sindaco Bonanno in Commissione è stato accompagnato dall’assessore Alfio Stissi, dagli imprenditori – e componenti del Comitato Rinazze – Giovanni Crispi e Salvatore Rapisarda, dai rappresentanti dell’Irssat, Lo Bianco e Piccione.
Dall’audizione è emersa la volontà di indicare un indirizzo specifico che vada nella direzione di proporre una specifica risoluzione per quegli impianti in itinere e che non sono previsti nel Piano Rifiuti regionale: così come nel caso di Piano Rinazze.
Il sindaco Bonanno in Commissione è stato accompagnato dall’assessore Alfio Stissi, dagli imprenditori – e componenti del Comitato Rinazze – Giovanni Crispi e Salvatore Rapisarda, dai rappresentanti dell’Irssat, Lo Bianco e Piccione.
“Ringrazio anzitutto la presidente della Commissione, Giusy Savarino, per la celerità con la quale ha voluto ricevermi – esordisce il sindaco Bonanno -. Ho illustrato in audizione i motivi della nostra battaglia. Ed un merito lo abbiamo già avuto: quello di avere portato al centro dell’agenda della politica regionale una vicenda parecchio delicata e che merita la dovuta attenzione. Abbiamo ribadito la nostra contrarietà all’installazione degli impianti: e non sulla bontà delle nuove tecnologie bensì sull’averli previsti in un sito che ospita marchi Dop, con la relativa produzione, delle nostre eccellenze agricole.
Noi, continuiamo ad andare avanti e attendiamo anche il responso del Tar”.
Noi, continuiamo ad andare avanti e attendiamo anche il responso del Tar”.