Contrario a far uscire la figlia con altri coetanei durante le vacanze in camper,ha picchiato lei e la moglie, rea di aver cercato di intercedere a favore della ragazza, non solo all’arrivo dei carabinieri ha reagito minacciando i militari. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno quindi tratto in arresto in flagranza per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, un bracciante agricolo di Grammichele in provincia di Catania. La lite era nata perchè l’uomo non aveva acconsentito alla figlia di uscire dal camper per fare una passeggiata con alcuni giovani conosciuti in vacanza a Marina, e la moglie aveva tentato di intercedere per permettere alla figlia di incontrare gli amici. L’uomo, quindi, aveva preso una canna di legno ed aveva iniziato a colpire la donna e la ragazzina, ed aveva anche legato al letto con delle manette la donna, facendo assistere anche gli altri figli minorenni. I carabinieri sono intervenuti in circa 10 minuti, ed alla loro vista l’uomo ha iniziato ad ingiuriarli ed a minacciarli che se avessero fatto il loro dovere li avrebbe uccisi. L’uomo è stato bloccato, e la donna e la ragazzina sono state trasferite all’Ospedale di Modica dove sono state riscontrate lesioni guaribili in alcune settimane. La donna e’ stata quindi affidata ad una comunità protetta insieme ai 4 figli minori. L’autorità giudiziaria iblea, immediatamente allertata, ha chiesto la convalida dell’arresto e l’applicazione della custodia in carcere. Il gip ha applicato la misura in carcere, ove attualmente si trova l’uomo.