“A parte il fatto che l’appellativo ‘onorevole’ si perde nel momento in cui non si ricopre più quella carica. A parte il fatto che l’aggettivo ‘onorevole’ è concettualmente e semanticamente il meno appropriato per uno che è stato condannato per favoreggiamento alla mafia. A parte il fatto che, come dice spesso Beppe Grillo, l’appellativo ‘onorevole’ dovrebbe essere concesso a fine mandato solo a chi lo ha meritato; e non a chi quel ruolo lo ha infangato. Per il resto ha ragione Totò: ‘Onorevole, Lei? Ma mi faccia il piacere! Onorevole…? Prrrr!'”. A scriverlo su Facebook è il Movimento Cinque Stelle Sicilia, postando l’immagine dell’invito al convegno che avrà come relatore l’ex governatore siciliano, Totò Cuffaro, che ha scontato una condanna definitiva per favoreggiamento alla mafia. I pentastellati oggi alle 11 parteciperanno al sit-in sotto Palazzo dei Normanni organizzato dall’associazione Antiestorsione di Catania per protestare proprio contro la presenza dell’ex presidente della Regione all’incontro, organizzato dal deputato dell’Udc, Vincenzo Figuccia e ospitato nella sala intitolata a Piersanti Mattarella, dal titolo: ‘Oltre le sbarre. Uno sguardo ai diritti e alle tutele dei figli dei detenuti’. “Sono tantissimi i siciliani che si sono indignati – spiegano i pentastellati che chiamano a raccolta sotto l’Ars il loro ‘popolo’ -. La notizia che Gianfranco Miccichè, in veste di presidente dell’Assemblea regionale siciliana, abbia pronto il tappeto rosso per Totò Cuffaro non ha lasciato i cittadini onesti in silenzio. Per fortuna. E noi saremo accanto alle associazioni che hanno deciso di manifestare contro questa porcata”.
“Ragioni di opportunità politica, sociale e istituzionale – spiegano gli organizzatori del sit-in – avrebbero imposto di individuare altro posto, ma non una sala all’interno dell’Ars intitolata a un martire nella lotta alla mafia. Lo dobbiamo non solo a tutti coloro che sono morti combattendo la mafia ma anche a coloro – imprenditori, commercianti e artigiani – che giornalmente, combattono contro la criminalità organizzata, denunciando, e senza compromessi mantengono integra la propria dignità”. “Invitare un condannato per mafia in un convegno nella sala dedicata a chi ha combattuto, fino alla morte, la mafia è il peggiore degli insulti. Ma non solo – attaccano i Cinque Stelle -. La mafia vive di simbologie. Portare un ex detenuto, condannato per aver tradito lo Stato, rivelando indagini a mafiosi, nella sala di chi di mafia è morto, significa nel linguaggio mafioso che la mafia è più forte dello Stato e che può sbeffeggiare le più importanti Istituzioni”.