La piccola, ordinata e fresca Ragalna ha accolto con fervore ieri pomeriggio, il presidente della Regione, Nello Musumeci. Ospite della “terrazza dell’Etna” per l’inaugurazione del circolo paternese “Movimento Cristiano Lavoratori”. Il piccolo comune pedemontano ha generosamente offerto l’ospitalità, aprendo ai convenuti l’aula consiliare, gremita di amici, simpatizzanti e conoscenti del presidente Musumeci, i quali hanno partecipato con attenzione alla presentazione del libro “Il diario ritrovato di San Tommaso d’Aquino” per fare cristiana la mente. A dare il benvenuto a tutti, il presidente del circolo “G. La Pira” Giuseppe Oliveri, circolo che si unisce ai quasi 400 circoli della Sicilia. Dopo il breve saluto del primo cittadino di Ragalna Salvatore Chisari, il giornalista Anthony Di Stefano ha introdotto l’intervento dei due relatori. In un tranquillo pomeriggio di fine settembre, anziché stare seduti, a smanettare girovagando per le vie infinite del web, a Ragalna si preferisce parlare di San Tommaso. Un bel in inizio per riattivare la mente dopo le vacanze.
Se pur poco il tempo a sua disposizione, il domenicano dell’ordine dei predicatori padre Giuseppe Damigella, profondo conoscitore di San Tommaso, si è soffermato sulla figura del Santo. Apprezzatissima anche dai meno dotti la sua relazione, correlata da aneddoti storici sul dottore della Chiesa. Ribadendo come San Tommaso, professore e teologo, tende all’unione con Dio come cantore dell’eucarestia. Ha specificato padre Damigella, dopo San Paolo e San’Agostino, il pensiero di San Tommaso D’Aquino, anche dopo sette secoli è di straordinaria attualità.
Padre Giuseppe Caponnetto, docente di lettere presso l’istituto tecnico “G.Russo” di Paternò e filosofo, attraverso i capisaldi del libro Nino Giordano, ha voluto “provocare” i molti presenti, in special modo i giovani presenti. Giovani arrivati da più parti, tra cui i ragazzi della sezione “Diventerà Bellissima” di Paternò. Come chiedere l’amicizia a Dio? Non una richiesta da inoltrare sui social, lo si può fare anche attraverso il pensiero di San Tommaso, anche leggendo quelle parti che avvolte annoia, ma ci si avvicinano a Dio.
La notizia della serata, diremmo un vero scoop, è arrivata dalla confessione del presidente Musumeci. Da piccolo entrò in seminario, nel seminario di Caltagirone, ma ci tiene a precisare solo per pochi mesi. Evidentemente o perché il padre spirituale non lo ritenne idoneo a proseguire su quella strada. O più semplicemente, perché Nello Musumeci, anziché proseguire la carriera ecclesiastica e “dare i voti”, preferì acchiappare i voti. Infatti, se la gente lo ha votato più volte, evidentemente lo rispettano per la sua dote di correttezza morale, e naturale schiettezza.
Ad incalzare e presentare il politico di razza è stato il giornalista Anthony Di Stefano, lo ha fatto attraverso le parole del libro. “Il compito di chi ha il potere, consiste in tre operazioni, primo; creare nella moltitudine, le condizioni di una retta via, secondo conservarla, terzo promuoverla ad una ulteriore perfezione.
Ecco come ha risposto il presidente Nello Musumeci. Video: