Museo Paternò, dopo il raid della vergona parla il sindaco Naso: “E’ un’azione contro la città”

Nino Naso
Il museo cittadino nelle mani dei vandali è, forse, il punto più basso che Paternò abbia toccato nella storia recente. L’irruzione al “Savasta” più che un’azione mirata a depredare il patrimonio archeologico del territorio pare, a tutti gli effetti, uno sfregio all’intera comunità. Il sindaco Nino Naso si dice preoccupato. Al Corriere Etneo dice che la serie di azioni vandaliche messe a segno nel giro di poco tempo non lo convince per nulla. Invita tutti a reagire. Ecco l’intervista. 
Sindaco, per il Museo Savasta si può ipotizzare un furto su commissione? Le vetrine rotte lasciano pensare ad una bravata di teste vuote.
Hanno portato via un paio di vasi, qualche altro reperto e tutti gli attrezzi da lavoro di Sicilia Antica che vengono utilizzati per fare i corsi ai giovani. Mi pare un’azione mirata. Non capisco più quello che sta succedendo. Sono cose che si ripetono. Abbiamo avuto l’autorizzazione per il campo di calcio e l’indomani hanno rubato le porte. All’asilo nido situazione analoga. Azioni quotidiane che non mi stanno piacendo. All’asilo di contrada Trappetazzo non hanno portato via nulla. Solo atti vandalici.
Qual è l’obiettivo? Mettere in cattiva luce il sindaco e tutta l’amministrazione?
Eh certo. Sono azioni contro la città. Se entri in un museo e porti via solo qualcosa ma fai tanti danni e prima al palazzetto dello sport hai fatto la stessa cosa, oppure vai a tagliare i gradini del convento San Francesco per ricavarne poche decine di euro, ce l’hai con la città. Mi chiedo che senso hanno tutti questi gesti? Percepisco che è un’azione contro l’amministrazione e contro tutta la città. Ci sono cose che non mi convincono.
Ci sono le telecamere a controllare il museo?
No, era attivo solo il sistema d’allarme. So che stanno facendo delle verifiche perché ci sono altre telecamere nella zona. Contatterò subito una ditta che si occupa di videosorveglianza. Vediamo se possiamo racimolare qualche cosa. Vogliamo reagire. Certo, non possiamo mettere una telecamera in ogni posto.
Mettere in sicurezza molti presidi di pertinenza comunale è pressoché impossibile.
Stiamo cercando di mettere in sicurezza tutta la città, dobbiamo scuotere tutta la comunità perché questo è un attacco alle istituzioni.
Ai cittadini paternesi, sconcertati da questo atto di vandalismo, cosa si sente di dire?
Devono reagire. Noi come amministrazione ci faremo sentire a tutti i livelli: Prefettura, Ministero. Vedremo anche di potenziare il servizio di sicurezza, le forze dell’ordine. Ma è chiaro che non possiamo arrenderci ad un fatto del genere. Quando è successo qualcosa noi abbiamo sempre reagito. Al nostro fianco abbiamo avuto le associazioni e i giovani delle scuole. La strada è questa. Non possono essere quattro scalmanati a imporre la legge del più forte.

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