Nel nome del “don Bosco di Adrano”, padre Antonino La Mela scomparso 42 anni fa, nella chiesa del Rosario si sono riuniti ieri ad Adrano i “Rosariani” vecchi e nuovi per ricordare l’altissima figura di educatore. Commoventi le riflessioni consegnate ad una giornata indimenticabile che avrebbe fatto sorridere di gioia l’indimenticato pastore adranita.
“Grazie, caro padre, per aver contribuito con il tuo “sì” a realizzare il sogno di Dio per noi. Molti di noi non ti hanno conosciuto ma ti riconosciamo come maestro e padre. Questo credo sia il monumento più grande: il tuo spirito che vive ancora in mezzo a noi e intercede per noi per il bene della gioventù. Con te possiamo sempre continuare a sognare”.
“Radunati dal grande carisma del padre fondatore – hanno sottolineato i più giovani – eredi di tutte le età ci sentiamo piccoli alla sua ombra e a quella della Madre, protetti e amati”.
Una messa, celebrata da padre Nino La Manna, rettore dell’oratorio, è stata dedicata al fondatore della Casa del Fanciullo. Nella sua apprezzata omelia padre Nino La Manna ha ricordato in modo semplice ma profondo la figura di padre La Mela, ancora presente con lo spirito, sicuramente felice in cielo, perché la sua straordinaria opera è ancora attualissima oggi più che mai viva. La serata è stata impreziosita dalla presenza di tantissimi giovani, ardenti di zelo apostolico e carità cristiana, che con costante impegno, slancio, passione, entusiasmo e generosità, collaborano con l’attuale rettore padre Nino La Manna, accogliendo curando ed aiutando i tantissimi fanciulli e giovani che vivono la realtà del Rosario. La loro preziosa e significativa testimonianza favorisce la crescita di tantissimi fanciulli e giovani di Adrano e provincia in età, grazia e sapienza.