[sg_popup id=”7489″ event=”inherit”][/sg_popup]Un po’ raid vandalico, un po’ razzia di reperti: la “visita” da parte di malviventi nel Museo “Gaetano Savasta”, all’interno dell’ex carcere borbonico di Paterno’, ha lasciato il segno nelle teche che custodiscono i reperti archeologici e qualche vuoto tra gli scaffali. Un paio di vetrine delle teche espositive sono state rotte e alcuni pezzi portati via. Dentro il museo di piazza Martiri d’Ungheria si trovano adesso i carabinieri della compagnia di Paternò e il responsabile dell’ufficio Cultura del Comune, arch. Salvatore Girianni. I ladri sono entrati in azione quasi certamente dopo avere disattivato i sistemi di sicurezza.
“La struttura ha un antifurto – spiega Girianni al Corriere Etneo – non è ancora chiaro quindi cosa sia successo. Stiamo aspettando l’arrivo della soprintendente Maniscalco per poter fare un controllo approfondito di ciò che è stato trafugato. Dalla catalogazione dei beni potremo capire a quanto ammonta il danno arrecato”. Di particolare pregio le anfore e i piatti di epoca medievale e romana rinvenuti agli iniziai degli anni ’90 nelle contrade di Poggio Monaco e sul Monte Castellaccio.
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