Bronte brinda per l’arrivo di un nuovo finanziamento. Dopo aver firmato decreti di finanziamenti per la ristrutturazione della Chiesa del Rosario e del Polo sportivo, la Regione siciliana ha finanziato il restauro di un’altra chiesa di Bronte. L’Assessorato delle Infrastrutture, infatti, attraverso i fondi del Patto per il sud, ha finanziato 799 mila euro per restaurare la chiesa di San Vito. Si tratta della Chiesa che fa parte dell’omonimo convento che si affaccia sulla piazza dove nel 1860 Nino Bixio fece fu[sg_popup id=”7489″ event=”inherit”][/sg_popup]cilare 5 brontesi per reprimere la rivolta conosciuta dalla storia risorgimentale come “I fatti di Bronte”. Anche per questo motivo per Bronte l’intero convento ricopre una certa importanza. A richiedere alla Regione il finanziamento sono stati i “Frati Minori osservanti dell’Ordine di San Francesco” che solo in extremis hanno recuperato le somme. A seguito del sovrapporsi di diverse norme, infatti, la Regione siciliana ha deciso di non pagare più la progettazione per alcuni progetti inseriti nel “Patto”. E fra questi proprio quello della Chiesa di San Vito. Per i Frati quasi impossibile reperire le somme necessarie per pagare il progetto e solo le frenetiche trattative fra il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, insieme al geometra Gino Pinzone, particolarmente legato alla chiesa di San Vito ed alla storia che racconta, con l’Ente morale dei Frati e la Regione siciliana, ha convinto i Frati a liberare la Regione dal costo della progettazione, consentendole di proseguire nell’iter per l’approvazione del finanziamento. L’architetto Sergio Girardi, dirigente responsabile del Servizio 7 dell’Assessorato delle Infrastrutture, ha firmato martedì il decreto di finanziamento.
“Ancora una volta – afferma il sindaco Graziano Calanna – abbiamo un occasione per festeggiare. Lo abbiamo fatto spesso in questi mesi grazie ad altri finanziamenti ottenuti. In questa vicenda è doveroso ringraziare i Frati che hanno dimostrato generosità e amore verso la storia di Bronte, che proprio da San Vito narra una delle sue pagine più importanti”.
Con gli 799 mila euro si dovrà totalmente rifare il tetto, eliminare le infiltrazioni, rifare la pavimentazione ed effettuare operazioni di restauro conservativo nel rispetto dei dettami della Soprintendenza.